Le proposte Asppi per il “Decreto di Aprile”
Evitare che le tensioni nel mercato degli affitti generino interruzione dei rapporti di locazione e contenziosi; sostenere le fasce più colpite dall'emergenza sanitaria ed economica senza scaricare interamente ii costi su altri soggetti privati; agevolare il rapporto fra locatori e conduttori nella ricerca di soluzioni eque che aiutino, ove necessario, la rinegoziazione dei contratti in ordine alle scadenze di pagamento e all'entità dei canoni: su questi obiettivi, locatori e conduttori si aspettano risposte precise e tempestive dal Governo a cominciare dal “Decreto di Aprile” annunciato per i prossimi giorni.
Asppi sottolinea le proposte già avanzate nelle scorse settimane:
1) Va ribadita ed ampliata la misura già contenuta nel Decreto CuraItalia relativa al credito di imposta del 60% dell'importo del canone per i conduttori di attività commerciali che abbiano pagato l'affitto. La misura va estesa alle attività professionali, commerciali e associative non ricomprese nella categoria catastale prevista nel Decreto di marzo. La misura deve prevedere un arco temporale più ampio e comprendere almeno un trimestre; va previsto che il credito d'imposta sia trasferito al locatore nel caso di non pagamento del canone.
2) Per aiutare la rinegoziazione negli usi diversi dall'abitativo va prevista la possibilità di accedere alla cedolare del 21% per quei locatori che accettano di ridurre il canone almeno del 15%; la misura, indispensabile nell'emergenza attuale, può avere un respiro più ampio, quanto meno di medio periodo;
3) È indispensabile un incremento sostanziale del fondo sociale per l'affitto e del fondo per la morosità incolpevole; i fondi devono andare direttamente ai comuni e, su domanda dell'inquilino essere attribuiti direttamente al locatore; la priorità nell'accesso a contributi va riconosciuta a quei locatori che già avevano ottenuto una pronuncia di sfratto per morosità la cui esecuzione è bloccata, e a chi rinuncia ad intraprendere azioni di rilascio. A questi locatori va assicurata una riduzione IRPEF e Imu.
4) Per tutte le locazioni, abitative e non abitative, va stabilito che i canoni non riscossi non concorrono alla tassazione sui redditi.
5) Va prevista una norma che consenta lo slittamento della rata di giugno di IMU e TARI
6) Occorre una misura di indirizzo che induca le aziende fornitrici di servizi civili essenziali a prevedere misure di dilazione dei pagamenti nei casi di documentata difficoltà degli utenti, senza prevedere l'interruzione del servizio.