Fisco

Iva al 10% sulla lettura solo se c’è servizio energia

Controllo delle letture dei consumi sui contabilizzatori di calore, l’Iva in fattura va al 10% solo se il servizio è all’interno di un contratto gestione calore

di Saverio Fossati

Controllo delle letture dei consumi sui contabilizzatori di calore, l’Iva in fattura va al 10% solo se il servizio è all’interno di un contratto gestione calore.

A dare il chiarimento è l’agenzia delle Entrate con la risposta 163 di ieri all’interpello di un contribuente.

In sostanza, un’impresa che si trova a dover effettuare la lettura dei contabilizzatori di calore (obbligatori in tutti i condomìni o negli edifici a proprietà unica dove c’è il riscaldamento centralizzato), chiede che l’Iva applicabile al servizio sia pari al 10%, come lo è l’installazione.

La stessa impresa, del resto, effettua la lettura, a volte, proprio dopo aver eseguito l’installazione de contabilizzatori negli edifici.

Ma le Entrate danno una risposta piuttosto restrittiva:

come già chiarito con le risoluzioni 94/2007 e 28/2010, l’Iva al 10% scatta solo in caso di: uso domestico dell'energia; distribuzione dell'energia mediante un contratto servizio energia, anche nella versione plus; 3. produzione dell'energia da fonti rinnovabili o da impianti di cogenerazione ad alto rendimento.

Quindi, concludono le Entrate, l’aliquota agevolata può spettare «solo in caso di stipula, da parte della società istante, di un Contratto di Servizio Energia, nei termini disciplinati dal D.Lgs n. 115/2008, che preveda, tra le prestazioni oggetto del contratto, anche la lettura dei ripartitori di calore (posti all'interno dei condomini)».

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