Condominio

Smart building Levante, di scena a Bari la tecnologia del condominio 4.0

di Vincenzo Rutigliano

Condominio 4.0 non è solo materia per manager e professionisti o aziende della filiera dello Smart Building, perchè temi come efficientamento energetico e connettività a banda ultra larga, mettono in discussione anche il ruolo e le competenze degli amministratori condominiali, ruolo in progress avendo sempre più responsabilità di gestione di impianti complessi che governano parti comuni di edifici.
Come per gli impianti legati, appunto, alla connettività a fibra ottica, all'efficentamento energetico, tutti interventi che - come ha sottolineato Luca Baldin, concludendo a Bari l'edizione 2018 di Smart Building Levante di cui è event manager -”si possono adottare solo se gli amministratori condominiali sono in grado di spiegarne ai condomini la necessità. Serve perciò il loro cambiamento culturale e con loro di tutta la filiera, impiantisti compresi, che sono ancora in mezzo al guado e invece chi cambia per primo vince”.
Sul punto però la consapevolezza è in aumento come spiega il numero di visitatori ed operatori specializzati, oltre 5000, che in due giorni, il 22 e 23 novembre, si sono misurati con le tecnologie smart applicate all'edificio intelligente, tema centrale della edizione 2018 di Smart Building Levante, rassegna dedicata alle regioni del Sud. La due giorni ha concentrato a Bari, tra gli espositori, 80 marchi, e messo in mostra aziende giovani e dinamiche ed un tessuto di professionisti del settore che, secondo Baldin, è “molto attento alle innovazioni proposte”, merito anche di una regione, la Puglia, che su alcuni parametri utili per la società 4.0 viaggia alla stessa velocità delle migliori regioni italiane come per la connettività,la velocità di connessione. Con il risultato che c'è attesa in Puglia proprio per la commercializzazione del 5G per diffondere la necessaria sfida della sostenibilità perchè, in fatto di innovazione digitale, Bari è una delle cinque sedi dove si sta sperimentando lo standard delle tlc del futuro, ovvero il 5G. Insomma la digitalizzazione non è più di nicchia al pari delle attività di building energy management system (Bems) che, presto, riguarderanno anche agglomerati residenziali e complessi condominiali, non solo siti produttivi o di servizi.
Come dimostra l'esperienza di Delta Electronics, una multinazionale taiwanese con 70.000 dipendenti ed 8 miliardi di dollari di fatturato, che in Italia, proprio sullo smart management energy system, ha un centro di competenza che si occupa anche dell'area Europa-Africa e Medio Oriente. Dalle sedi di Roma e Milano, la Delta si occupa infatti della supervisione di edifici utilizzati per servizi, hospitality e grande distribuzione organizata (Gdo), dei quali, senza cambiare le infrastrutture energetiche esistenti (impianti e reti), controlla illuminazione, riscaldamento e condizionamento attarverso lo Iot delle cose e, grazie a sensori di temperatura, umidità e tasso di occupaizone/presenza del personale negli spazi lavorativi, acquisisce dati che poi interfaccia con i misuratori di energia per capire se il suo consumo viene dall'illuminazione o dal riscaldamento o dal condizionamento e così sapere dove incidere. “Siamo quindi in grado -spiega Idilio Ciuffarella, dg di Delta Electronics Italia e dell'area Europa-Africa e M.O. e del centro di competenza italiano di smart building energy system - di ottenere il dialogo tra tutti gli ambienti energivori degli edifici e incidere sui consumi”.
Come è avvenuto per il caso della centrale Telecom di Padova, 4 piani, 150 addetti, 7 milioni di kw annui di energia elettrica. Qui la Delta ha avviato un processo di risparmio energetico (saving), a regime da 18 mesi, che ha raggiunto il 12% rispetto ai consumi annui complessivi con un ritorno dall'investimento di 350.000 euro, in 2,8 anni che, al netto dei certificati bianchi, si sono ridotti a 1,8. Il tema è ormai già all'orizzonte anche degli edifici condominiali e dei grossi agglomerati residenziali sui quali Delta è attenta da un paio di anni. “In poco tempo-conclude Ciuffarella- entreremo ancora più in forze nel segmento condominio e in quello bancario e in alcuni paesi del Medio Oriente, per esempio la Giordania, dove l'energia elettrica costa 30 centesimi al kw, contro i 15 dell'Italia o i 6 dell'Olanda”.

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