Condominio

Per il 110% nella bozza del Dl solo la comunicazione inizio lavori

Il decreto semplificazioni in programma la settimana prossima in Consiglio dei ministri insieme alle regole sulla governance per avviare l’attuazione del Recovery Plan prova a superare gli ultimi ostacoli

di Gianni Trovati

Il decreto semplificazioni in programma la settimana prossima in Consiglio dei ministri insieme alle regole sulla governance per avviare l’attuazione del Recovery Plan prova a superare gli ultimi ostacoli. L’intesa sarebbe ormai a portata di mano sul pacchetto di misure per liberare la strada al Superbonus del 110%, e anche sui confini del silenzio-assenso rafforzato e sulle regole per energie rinnovabili e banda larga i contrasti interministeriali delle ultime settimane sarebbero in via di archiviazione.

A Palazzo Chigi si lavora agli ultimi aggiornamenti del testo ( venerdì è circolata una bozza ancora provvisoria ) che secondo il calendario del Pnrr avrebbe dovuto vedere la luce oggi, per recepire gli accordi maturati nelle ultime riunioni fra il ministro per la Pa Renato Brunetta, regista dell’operazione, e i titolari degli altri ministeri interessati, da Dario Franceschini (Cultura) a Roberto Cingolani (Transizione energetica).

Cila per tutti
Sul Superbonus, in particolare, il progetto punta al via libera con la Cila, la comunicazione di inizio lavori che disegna una strada più semplice per partire. In pratica, sarà sufficiente il titolo edilizio, e l’autodichiarazione per gli edifici costruiti prima del 1967. Con l’avvio dei lavori resterebbe «impregiudicata» la valutazione sulla legittimità degli interventi, con una formulazione che avrebbe sgombrato il campo dai timori di sanatorie. A far decadere il via libera, oltre alla mancata presentazione della Cila, sarebbe la realizzazione di interventi diversi da quelli comunicati o la falsità della dichiarazione. La bozza circolata ieri, 44 articoli in tutto, già recepisce alcune semplificazioni sul Superbonus, a partire dall’eliminazione dei vincoli per gli edifici unifamigliari «funzionalmente indipendenti» anche se all’interno di complessi più grandi.

La Via
A prendere forma è anche l’impianto delle regole per accelerare la Valutazione d’impatto ambientale (Via). Il decreto prevede una commissione unica (massimo 40 componenti, il doppio degli attuali) per i progetti del Pnrr e del Piano nazionale Energia e Clima, e l’introduzione di poteri sostitutivi quando non arrivano in tempo i pareri dei direttori generali dei ministeri della Transizione ecologica e della Cultura.

Ma l’utilizzo dei poteri sostitutivi torna a più riprese insieme al rafforzamento del silenzio-assenso con l’obiettivo di blindare i tempi delle procedure amministrative. Il ministero dell’Istruzione, per esempio, potrà intervenire quando gli enti locali si riveleranno troppo lenti nella progettazione e nell’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza delle scuole. Il silenzio assenso, come anticipato dal ministro per la Pa sul Sole 24 Ore del 9 maggio, potrà essere certificato in via telematica su richiesta dei soggetti privati interessati. Nuovi compiti vengono assegnati anche ai dirigenti pubblici: diventano responsabili della transizione digitale dei loro uffici e con possibili sanzioni che contemplano anche tagli alla parte variabile della retribuzione fino alla perdita dell’incarico a seconda della gravità delle violazioni.

Corsie più scorrevoli, con l’obbligo di via libera in 90 giorni, sono in preparazione anche per la banda larga e le microtrincee fino a 50 centimetri. Entra anche il “digital bonus”, cioè l’estensione del superbonus fiscale del 110% alle spese per le canaline di cablaggio verticale diffuse nelle opere condominiali, un modo per accelerare la diffusione di connessioni in fibra ottica.

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