Condominio

Azione di regolamento di confini ed onere probatorio in capo alle parti

Nel giudizio in questione entrambe le parti sono - sotto il profilo sostanziale - sia attore che convenuto

di Fabrizio Plagenza

Spesso, a causa di diverse condizioni climatiche oppure per cause naturali, lo stato dei luoghi muta cancellando i confini originari tra terreni limitrofi oppure rendendoli di difficile individuazione. Altre volte tale circostanza si verifica a causa della condotta dell'uomo. Sta di fatto che, in tali ipotesi, può essere necessario ricorrere all'azione di regolamento di confini, prevista dall'articolo 950 del Codice civile, a mente del quale «quando il confine tra due fondi è incerto, ciascuno dei proprietari può chiedere che sia stabilito giudizialmente».

Il secondo comma dell'articolo citato prevede che ogni mezzo di prova sia ammesso e, con il terzo e successivo comma, si prevede che in mancanza di altri elementi, il giudice si attenga al confine delineato dalle mappe catastali. L'istituto è stato recentemente oggetto di una pronuncia del Tribunale di Cosenza e, nello specifico, della sentenza 931 depositata il 16 maggio 2022.

La vicenda
Un condominio citava in giudizio il convenuto al fine di ottenere una sentenza che accertasse e dichiarasse l'esatto confine tra il fondo di sua proprietà e il fondo di proprietà della controparte. Agiva, inoltre, anche per ottenere il rilascio della porzione di fondo indebitamente occupata dal convenuto. Si costituiva in giudizio il confinante osservando che i confini tra le rispettive particelle risultavano in realtà individuati e cristallizzati da appositi muri in cemento con sovrastante ringhiera, realizzati circa 30 anni addietro dal costruttore dell'edificio condominiale di comune accordo con il dante causa del medesimo convenuto e tuttora esistenti.

Gli oneri probatori nel caso specifico
Domandava, in subordine, l'acquisto per intervenuta usucapione della porzione asseritamente occupata, sussistendone i presupposti. La causa veniva istruita con l'escussione dei testi, nonché con l'espletamento di Ctu.Il Tribunale calabrese precisava su chi gravasse l'onere della prova, ricordando come «l'azione di regolamento di confini presenti caratteristiche peculiari sotto il profilo degli oneri probatori». La sentenza 931/2022, infatti, ricorda come incomba «sia sull’attore che sul convenuto l’onere di allegare e di fornire qualsiasi mezzo di prova idoneo all’individuazione dell’esatta linea di confine, mentre il giudice deve determinare il confine in relazione agli elementi che gli sembrano più attendibili, ricorrendo in ultima analisi alle risultanze catastali, aventi valore sussidiario ai sensi dell'articolo 950 Codice civile (tra le tante, Cassazione 10062/2018).

Peraltro, si legge in sentenza, nell'azione di regolamento di confini, ai fini della dimostrazione della proprietà dell’immobile non è richiesta la prova rigorosa, mediante titoli di acquisto o di usucapione, ma è sufficiente una dimostrazione fornita con ogni mezzo, anche con presunzioni (Cassazione 803/2022). La natura dell'azione non muta, poi, per effetto dell'eventuale domanda o eccezione di usucapione proposta dalla parte convenuta.Il Tribunale di Cosenza, pertanto, rammenta che, sotto il profilo dell'onere probatorio, in sede di regolamento di confini, «entrambe le parti sono - sotto il profilo sostanziale - attore e convenuto»

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