Ambiente. Al via la stagione termica nel nord Italia: riscaldamenti accesi in condominio
Occhio a non superare in casa i 20°C, con una soglia di tolleranza fino a 22
L'orario di accensione del riscaldamento condominiale varia da zona a zona, visto che in Italia ci sono vari climi diversi da nord a sud. Alcune regioni italiane sono interessate prima dal freddo, in altre le giornate calde durano di più. L'Italia, infatti, è suddivisa in zone climatiche e ciò determina date diverse per l'accensione del riscaldamento centralizzato. Nel nord Italia i caloriferi si possono accendere a partire dal 15 ottobre, nel sud Italia la data è fissata per domenica 15 novembre, nelle isole dal 1° dicembre. A Milano dunque riscaldamenti condominiali in funzione per un tempo massimo di 14 ore al giorno.
Per legge non è possibile superare i 20 gradi centigradi, con 2 gradi di tolleranza (massimo 22°C), all'interno delle abitazioni, delle scuole e degli uffici. Per gli edifici adibiti ad attività artigianali e industriali (o equiparabili) il limite scende a 18 gradi. Si tratta di limiti di temperatura ritenuti adeguati per svolgere al meglio le attività lavorative e per la vita quotidiana. Non bisogna superare i limiti non solo per via delle leggi vigenti ma anche perché si spende di più. Inoltre abusare dei riscaldamenti danneggia l'ambiente inquinando l'atmosfera delle città.
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