Gestione Affitti

Affitti brevi, per i locatori in arrivo il registro Ue

I proprietari dovranno fornire, in fase di registrazione, una serie di dettagli sulla loro identità, sull’immobile e sulla località dove ha sede

di Beda Romano

La Commissione europea ha presentato ieri una proposta legislativa per meglio regolare le attività di affitto breve nell’Unione europea. Si tratta, agli occhi dell’esecutivo comunitario, di rendere i contratti più trasparenti e armonizzare per quanto possibile le regole attraverso tutti i paesi membri. L’obiettivo è anche di promuovere e sostenere il settore turistico, dopo la crisi provocata dalla pandemia da Covid-19.

La proposta di regolamento prevede una armonizzazione degli obblighi dei locatori, i quali saranno chiamati al momento della registrazione di dare dettagli precisi: sulla loro identità, sul bene proposto in affitto e sulla località in cui si trova il bene stesso. Ogni locatore avrà un proprio numero di registrazione, riconosciuto a livello europeo. Nel contempo, dovrà anche informare le autorità, una volta al mese, sul numero di notti e di ospiti a cui l’immobile è stato dato in affitto.

«Le piattaforme online dovranno facilitare la visualizzazione dei numeri di registrazione dei singoli locatori – spiega la Commissione europea –. Dovranno inoltre controllare a campione se i proprietari si registrano e se mostrano i numeri corretti. Le autorità pubbliche potranno sospendere i numeri di registrazione e chiedere alle piattaforme di depennare i locatori che non rispettano queste regole». Attualmente gli affitti di breve termine rappresentano un quarto delle offerte di posti-letto in Europa.

Come detto, l’obiettivo di Bruxelles è di regolamentare il settore, facilitando anche lo scambio di informazioni, e al tempo stesso promuovere il turismo. «Con questa proposta – spiegava ieri un funzionario comunitario – la Commissione mette mano al quadro generale. Spetterà comunque e sempre ai paesi membri decidere eventuali limiti all’affitto, temporali o geografici, precisare il tipo di tassazione e le necessità relative alla salute o alla sicurezza nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà».

I Ventisette dovranno creare un proprio sito internet nazionale aggiornato con informazioni dettagliate sui requisiti per le locazioni a breve termine e un elenco dei locatori registrati. I paesi dovranno anche monitorare l’attuazione del regolamento, riferendo alla Commissione ogni due anni. La proposta legislativa sarà ora discussa e approvata dal Consiglio e dal Parlamento. I Ventisette avranno due anni di tempo per creare il meccanismo di scambio di informazioni, una volta il testo entrato in vigore.

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