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Conoscenze giuridiche fondamentali per gli amministratori condominiali

L’appuntamento con il tradizionale convegno giuridico Anaci (Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari) a Baveno rappresenta - precisa una nota dell’assciazione - una delle vetrine più importanti in Italia per verificare le novità condominiali dal punto di vista giuridico. Vengono trattati argomenti centrali di elevato valore per i molti avvocati presenti e per gli stessi amministratori sulla giurisprudenza e sulla nuova dottrina dell’universo condominio per quanto riguarda lavori, delibere, applicazioni complessiva delle regole.

L’appuntamento di Baveno, che vanta la supervisione dell’avvocato Edoardo Riccio, presidente nazionale Centro studi Anaci, riunisce alcuni tra i più importanti giuristi italiani. «Il condominio sta cambiando – spiega il presidente di Anaci Francesco Burrelli - e quello del 2024 (per non parlare di quello del 2050) sarà un condominio diverso. Avrà bisogno che vengano gestite una quantità di dati vari e completamente diversi da quelli di ieri, così come la tecnologia impatterà sulla qualità dell’ambiente e del vivere in condominio. Pensiamo alla robotizzazione e all’accessibilità, in fatto di innovazione tecnologica, ad una serie di servizi di cui prima non si sentiva il bisogno o che erano completamente assenti. Tutto questo incide sul lavoro dell’amministratori condominiali e sull’intera filiera di chi deve occuparsi di gestione condominiale e allo stesso tempo sugli avvocati, sui fiscalisti, sui tecnici e termotecnici che dovranno confrontarsi costantemente sulle questioni condominiali, proprio perché si tratta di problematiche diverse e multidisciplinari».

Il condominio – dice ancora il presidente Burrelli - «non è quello degli anni cinquanta e neppure degli anni novanta e si avranno rapporti diversi tra condòmini e amministratori che stanno diventando sempre di più amministratori di patrimoni immobiliari con una preparazione ed una professionalità che in Anaci è altamente qualificata. Ci saranno ad esempio riscaldamenti controllati in modo centralizzato o addirittura una comunità energetica che li gestisce. Ci attendono cambiamenti molto rilevanti ed è fondamentale poter contare su approfondite conoscenze di tipo giuridico per affrontare queste novità arrivo. Ecco che anche il diritto dovrà fare i conti con la portata di questo cambiamento».