Lavori & Tecnologie

Decisione del ministero sui controlli ai contatori dei singoli condòmini secondo la direttiva MID

Ora la scheda sta per passare alla Commissione Ue

di Giuseppe Mazzei

Alla fine ha prevalso il buon senso. E il tavolo tecnico presso il Mise ha diradato definitivamente le nubi sull’applicazione della Direttiva MID ai sotto-contatori, che servono a misurare i consumi di energia e calore per ripartire i costi tra i condòmini.

La vicenda

Un testo diffuso dallo stesso Ministero nel dicembre del 2018 aveva generato confusione. Dopo mesi di discussione in un tavolo tecnico il Mise si è definitivamente convinto che non ha alcun senso escludere i sotto-contatori dalle disposizioni della Direttiva MID, anche perchè questo comprometterebbe la corretta applicazione della Direttiva sull’efficienza energetica, recepita dal Decreto legislativo 102/2014 e successive modifiche. Questo serve a tutelare il consumatore che deve essere certo dell’equa ripartizione delle spese di energia.

L’attività ispettiva periodica deve verificare il decadimento nella precisione di misura dei contatori stessi e serve anche a scoprire e ventuali manipolazioni dolose .Al lavoro da quasi due anni, il tavolo tecnico del Mise aveva l'obiettivo di produrre una scheda di verificazione periodica dei contatori di calore e inizialmente prevedeva di escluderne i “sottocontatori”. Questa esclusione è stata eliminata e ormai la scheda sta per passare alla Commissione Ue, nel quadro del generale processo di attuazione e verifica dello stato di attuazione della direttiva MID.Se questo è un passo avanti non chiude però definitivamente il problema della piena attuazione del Dm 93/2017.

Le problematiche legate alla verifica

Le Camere di Commercio incontrano molti problemi pratici nell’espletare l'attività di verificazione dei contatori di calore e ci sono difficoltà tecniche notevoli nella registrazione di questi strumenti sottoposti alla MID, tanto che accade di trovarsi di fronte a mancate registrazioni. Inoltre gli apparecchi antecedenti il 2009 non sono conformi alla Direttiva MID e risultano ormai in uso da molto più dei termini prescritti per gli apparecchi MID che sono di 6 e 9 anni. E allora si potrebbe immaginare di adottare alcune misure : semplificare le procedure di registrazione e incentivare la sostituzione dei sotto-contatori, concedendo qualche beneficio fiscale ai cittadini visto l’importante contributo di questi strumenti alla riduzione dei consumi energetici.

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