Lavori & Tecnologie

Energia: firmata l’intesa Confcooperative - Enea per promuovere le comunità energetiche

Saranno anche organizzati seminari e percorsi formativi e di informazione sulle norme nazionali e comunitarie in materia

di Davide Madeddu

Mondo della ricerca e delle cooperative uniti per sostenere le comunità energetiche. E dare un contributo contro la povertà energetica. In questo ambito rientra la firma di un protocollo d’intesa tra Confcooperative e l’agenzia di ricerca nazionale Enea. Obiettivo dell’intesa, la promozione, costituzione e diffusione di comunità energetiche rinnovabili. Il tutto in un percorso volto a mettere «a punto strumenti di analisi tecnico-economica e di gestione, realizzare percorsi formativi e di informazione sulle norme nazionali e comunitarie per cogliere le opportunità offerte dalle misure di sostegno».

«Con questa collaborazione - dice il presidente dell’Enea Gilberto Dialuce - miriamo a perfezionare e valorizzare strumenti e servizi di autoconsumo diffuso e smart energy community in modo da mitigare la povertà energetica e accelerare la transizione energetica ed ecologica attraverso una maggiore diffusione delle fonti rinnovabili e la partecipazione attiva dei cittadini al mercato dell'energia». Un accordo che Dialuce definisce strategico per Enea, in quanto Confcooperative «è la principale organizzazione del movimento cooperativo e delle imprese sociali italiane». Il primo passo per cogliere quella è stata definita un’opportunità e un’occasione per affrontare il tema della transizione energetica ma anche fare fronte ai rincari che riguardano proprio il settore energetico.

Maurizio Gardini, presidente di Confocooperative che vede nelle comunità energetica «non solo opportunità di promozione cooperativa» ma un’occasione per «favorire la diffusione di nuove tecnologie, di un modello di produzione energetica distribuito e collaborativo, che rende protagonista le persone, aumenta l’efficienza energetica e contribuisce a combattere la povertà energetica». E poi la scelta della collaborazione: «Abbiamo deciso di lavorare con Enea– conclude Gardini – perché oltre a rappresentare un polo di eccellenza nell’ambito della ricerca e dell’innovazione tecnologica nel settore energetico, come noi ritiene strategica la promozione delle forme organizzate di produzione e consumo attraverso le comunità energetiche per la riduzione della povertà energetica e per lo sviluppo territoriale».

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