I temi di NT+Superbonus

Frenata a novembre ma partono altri 3 miliardi di lavori

di G.Sa.

Primo rallentamento, proprio a fine corsa, per il Superbonus 110% che totalizza comunque anche nel mese di novembre un livello alto di nuovi lavori, attestandosi a 3.087 milioni di euro spalmati su 12.131 cantieri. Si tratta dei dati diffusi ieri dall’Enea relativi agli investimenti asseverati e ammessi a detrazione. Si registra un balzo all’indietro di otto mesi: bisogna infatti tornare a marzo 2022 per avere numeri così bassi sugli importi dei lavori asseverati e a gennaio per il numero di progetti asseverati. Per dare l’idea della frenata rispetto alla lunga corsa del 2022, bisogna ricordare che nel mese record di settembre si erano toccati lavori asseverati per 8.194 milioni e 4,5 miliardi al mese a giugno e luglio. Rispetto al mese di ottobre, che aveva totalizzato 3.813 milioni di progetti avviati, la caduta di novembre sfiora il 20%.

Eppure, siamo al penultimo mese di vita dello strumento Superbonus - almeno al livello del 110% di agevolazione - e gli italiani dimostrano di crederci ancora, nonostante il de profundis suonato dal governo con il decreto Aiuti quater. È una storia che si avvia alla fine, senza possibilità di nuove resurrezioni, ma importi superiori ai 3 miliardi sarebbero stati da record anche solo a inizio di quest’anno. Il prossimo mese di dicembre chiuderà il conto, con la possibilità di presentare la Cilas entro il 31 dicembre (se passerà l’emendamento raccontato nell’altro articolo in questa pagina) e con la delibera condominiale approvata entro il 24 novembre.

Difficile prevedere che per i dati dell’ultimo mese - quello in corso - si possa ripetere un livello di asseverazione di progetti come quello di novembre, visti i vincoli messi in campo dal governo, proprio sulla delibera condominiale. Il totale dei lavori asseverati - che a novembre è stato di 58.112 milioni - dovrebbe chiudere con la fine di dicembre poco oltre o poco sotto il livello dei 60 miliardi di spesa e un totale di progetti sotto i 350mila. I prossimi dati Enea, subito dopo Capodanno, consentiranno di fare un bilancio definitivo di un fenomeno che ha attraversato l’Italia in lungo e in largo, mentre sempre l’Enea il prossimo 14 dicembre presenterà il «Rapporto annuale detrazioni» che ragguaglierà anche sull’efficienza (o inefficienza) della misura in termini energetici.

Gli altri dati di novembre diffusi ieri da Enea evidenziano una crescita di 3,1 miliardi di lavori conclusi: siamo in tutto a 41,4 miliardi e nello scarto fra i 58,1 miliardi asseverati e i 41,4 conclusi ci sono anche i lavori fermi per chi non riesce a fare la cessione del credito. Ovviamente non solo questo perché i Sal si fanno dopo 30% o 40% di avanzamento lavori e prima di partire con il cantiere serve qualche tempo. Ma certamente una quota di quei 16,7 miliardi che non riescono a diventare lavori realizzati sono crediti incagliati (e tra questi ci sono i circa 6 miliardi di crediti inesistenti bloccati per truffa).