Furto del pacco dalla portineria aggravato come il furto in abitazione
Il locale va considerato come una pertinenza, il furto è dunque aggravato. Per questa ragione i giudici convalidano l’arresto in flagranza, che sarebbe stato escluso nel furto semplice
Il furto del pacco Amazon dalla portineria va considerato come furto in abitazione. Il locale dove il portiere custodisce i plichi va infatti considerato privata dimora, con la conseguente aggravante per chi vi si introduce per rubarli. Partendo da questo principio la Cassazione, accoglie il ricorso della pubblica accusa contro la decisione del Tribunale di escludere la validità dell’arresto in flagranza del ladro che si voleva impossessare di una scatola inviata dalla Internet company di Seattle ad un condomino, obiettivo mancato per l’intervento del custode. Per il Tribunale infatti, l’arresto in flagranza andava escluso, perché il furto in questione doveva essere considerato semplice.
La guardiola è una pertinenza
Circostanza nella quale l’arresto in flagranza è facoltativo e giustificato solo dalla pericolosità del reo: elemento che, nello specifico, certamente mancava. Per i giudici di primo grado, infatti, il locale portineria di uno stabile condominiale non poteva essere considerato «in tutto o in parte a privata dimora», né la pertinenza di una casa privata. Diversa la conclusione della Suprema corte che considera legittimo l’arresto, essendo il reato aggravato perché il furto in guardiola di uno stabile rientra nel raggio d’azione dell’articolo 624 bis, che stabilisce le pene per il furto in abitazione. La portineria, contrariamente a quanto affermato dal Tribunale, è una pertinenza. Può esserlo rispetto all’abitazione del portiere o, se quest’ultimo abita altrove, lo è comunque pro quota in riferimento a tutti gli appartamenti del complesso.
I mercoledì della privacy: il Gdpr in condominio
di Carlo Pikler - Centro studi privacy and legal advice