Condominio

Il bonus acqua potabile è attivo

Comunicazioni da febbraio 2022. I pagamenti effettuati finora nel corso del 2021 non dovranno rispettare particolari formalità.

immagine non disponibile

di Gi.L.

Comunicazioni da febbraio 2022. Mentre i pagamenti effettuati finora nel corso del 2021 non dovranno rispettare particolari formalità.

Sono due tra le novità più rilevanti, contenute nel provvedimento firmato dal direttore dell’agenzia delle Entrate che regola il bonus acqua potabile, il credito d’imposta previsto dalla legge di Bilancio 2021 per chi acquista sistemi utili a migliorare la qualità dell’acqua da bere in casa o in azienda: filtraggio, mineralizzazione e addizione di anidride carbonica.

Il provvedimento approva un modello di comunicazione che i contribuenti devono trasmettere online all’Agenzia dal 1° al 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui hanno sostenuto la spesa. La prima finestra, dunque, sarà a febbraio del prossimo anno per le somme pagate nel 2021.

Compensazione

Il bonus potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24. Oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi.

Il credito di imposta sarà del 50%, fino a una disponibilità totale di 5 milioni l’anno, per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022. Se il limite di spesa sarà superato dalle richieste, potrebbe però arrivare un taglio della percentuale.

Documentazione

Le spese sostenute dovranno essere documentato da una fattura elettronica o da un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale di chi richiede il credito. Per i privati e per i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti. Restano, però, salve le spese sostenute prima della pubblicazione del provvedimento: in quel caso valgono strumenti diversi ed è possibile integrare la fattura o il documento commerciale annotando il codice fiscale di chi richiede il credito.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©