Lavori & Tecnologie

Ingegneria e progettazione per scommettere sul legno

L’edilizia italiana sta riscoprendo le virtù del legno grazie alla creatività di giovani professionisti ed a soluzioni tecnologiche innovatrive

di Maria Chiara Voci

La cifra comune per tutti è la voglia di confrontarsi con un materiale tanto antico, quanto ad alto contenuto di innovazione: il legno. L’architettura italiana ne sta riscoprendo l’impiego, grazie alla creatività di diversi studi, perlopiù giovani, e al sostegno di una capacità ingegneristica applicata all’industria che sta portando anche nel nostro Paese un’apertura verso l’edilizia prefabbricata, performante sotto diversi aspetti.

Nuovi modi di progettare

«Progettare in legno tecnologico significa confrontarsi con i numeri. Un approccio naturale per chi, come me, ha imparato a lavorare con la musica e, di conseguenza, con la matematica» racconta Giacomo Garziano, pugliese, fondatore in Olanda dello studio GG-loop, oggi una seconda sede a Milano. L’architetto – noto a livello internazionale per il complesso residenziale biofilico Freeboter, inaugurato nel 2019 nella zona est di Amsterdam – è stato in Italia protagonista all’ultima edizione della Design Week di Milano per aver curato, negli spazi della Statale e in collaborazione con l’azienda Rubner Haus, l’installazione Echinoidea. Un prototipo costituito da un km di elementi in legno assemblati a formare il guscio di un animale marino.

« All’università, a Firenze, mi hanno insegnato a progettare con i mattoni – aggiunge Garziano – ma per un bambino cresciuto all’aria aperta l’incontro col legno è stato inevitabile».

Dall’Olanda alla Spagna, Benedetta Tagliabue ha iniziato a usare il legno da progettista a+ffermata, socia dello studio EMBT, fondato con il compagno (prematuramente scomparso) Enric Miralles. «La +mia collaborazione con l’American Hardwood Export Council, ente di promozione del legno lamellare americano, mi ha portato a riscoprire questo materiale per gli arredi e per l’architettura» spiega illustrando, in occasione del FuoriSalone milanese, la collezione “Perpetuum Mobile – I mobili ballerini”, nove mobili e oggetti di casa rinnovati rispetto ai modelli progettati nel passato insieme al marito, per la casa di Barcellona. «Dagli arredi alle strutture – aggiunge Tagliabue – parliamo di un materiale duttile, creativo e leggero e per questo adatto ad esempio alle coperture». In legno sarà la copertura della stazione che lo studio EMBT ha disegnato per la metropolitana Centro Direzionale della linea 1 di Napoli, 10mila mq di spazio in completamento nel 2022.

Dall’estero all’Italia

A partire dai territori di Nord-Est, culla della riscoperta del materiale, gli studi – solo per citarne alcuni – crescono negli anni. Sandy Attia e Matteo Scagnol di MoDus Architects (si veda l’articolo a destra), fra le opere più recenti in questo materiale hanno firmato la ristrutturazione dell’Icaro Hotel sulle Dolomiti; Felix Perasso e Daniel Tolpeit, protagonisti a Bolzano con un hotel in legno “lunare”, in via di realizzazione; Ulla Hell e Plasma Studio il legno lo applicano per creare edifici dalle forme plastiche e inusuali. Per Marta Baretti e Sara Carbonera di Arbau, il legno è cifra stilistica dal residenziale alle Rsa, alle scuole e hanno da poco ottenuto una menzione d’onore nella sezione “ Regionale” del 10° Premio internazionale di architettura Barbara Cappochin con il progetto del Centro servizi terapeutico di Soranzo. Mentre Lara Sappa e Fabio Revetria di Officina 82, in Piemonte, usano il legno anche per dar vita a moduli innovativi.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©