Jv Edison e Gabetti Lab: «Decolla la formula impianti tra condomìni»
Vantaggi e benefici delle Cec, le comunità energetiche dei cittadini
Accanto alle comunità energetiche rinnovabili (le Cer), ci sono le comunità energetiche che hanno fatto tesoro delle formule di autoconsumo collettivo, aggregando la domanda dei singoli condomìni e attrezzando con pannelli fotovoltaici le coperture dei fabbricati comuni. Sono le Cec: comunità energetiche dei cittadini.
«Da un paio d’anni lavoriamo a questo progetto, prima dell’estate l’abbiamo lanciato – racconta Tommaso Galassi, responsabile partnership di Edison Energia – e in un mese e mezzo abbiamo raccolto 11 adesioni (per lo più in provincia), due sono pronte per l’installazione dell’impianto».
Edison Energia ha avviato una partnership con Gabetti Lab che è stato il volàno per raggiungere una rete capillare di soggetti attraverso gli amministratori di condominio. «Abbiamo fatto i sopralluoghi, raccolto le firme, e a Vimercate, in un complesso che accoglie 170 famiglie, già efficientato dalla stessa Gabetti Lab grazie al superbonus – racconta Galassi – realizzeremo la comunità energetica condominiale più grande d’Italia. Al momento abbiamo avuto 125 adesioni, ne servivano 120 per essere sostenibili e partire; stiamo verificando la parte tecnica e partiremo a breve con il maxi-impianto».
Il beneficio economico è quantificabile, in media, in 2-3 mensilità della bolletta elettrica risparmiate ogni anno per 20 anni, per ogni membro della comunità energetica. Un risparmio che può ulteriormente crescere fino a raddoppiare, arrivando quindi a dimezzare la spesa elettrica annua media di un'utenza residenziale, se i membri della comunità aderiscono all’offerta Edison di luce e gas e seguono comportamenti virtuosi di autoconsumo. L’incentivo erogato viene infatti calcolato rispetto ai consumi diurni di ciascun condomino all’interno della comunità energetica, ciò induce allo spostamento dei consumi dalle fasce orarie pomeridiane/serali a quelle diurne, e all’incentivo alla migrazione da elettrodomestici a gas verso quelli elettrici (piano induzione, caldaia elettrica e pompe di calore).
Edison Energia e Gabetti Lab puntano a realizzare 200 comunità energetiche entro il 2024: le prime andranno in esercizio per l’inizio del 2023, entro l’anno si arriverà ad una settantina di iniziative, per raddoppiare l’anno successivo.
«Abbiamo analizzato 300 condomìni in questi mesi e dalle nostre statistiche, il 40% è idoneo a questo modello di business. I criteri di base che consentono questo tipo di iniziativa si possono riassumere in tre punti: la dimensione, servono almeno dieci unità abitative perché l’investimento si ripaghi; la copertura deve essere idonea per accogliere l’impianto (meglio una struttura orizzontale che una torre); il condominio deve essere vissuto tutto l’anno, altrimenti la comunità energetica non si regge sui consumi stagionali». Infine, nei progetti ex novo serve il coinvolgimento della filiera.
«L’autoproduzione – conclude Galassi – deve diventare elemento cardine del progetto, non limitata al fabbisogno di spazi comuni, come accade oggi».
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di Cesare Rosselli - a cura di Assoedilizia