Condominio

L'Anaci Padova è diventata adulta: ingresso nell’università come consulente per la ricerca

I dati sull’inquinamento dei condomìni della città veneta confluiranno nel progetto URBEM cioè la creazione di un database di caratteristiche edili ed energetiche di edifici rappresentativi

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di Giorgio Cambruzzi - socio Fondatore Anaci

Dopo due anni e mezzo di raccolta dati, il 16 settembre 2022, l'Anaci Padova e l'Istituto Belzoni hanno presentato, al Teatro Marconi di Abano Terme, il risultato dell'indagine di quanta CO₂ tutti i camini di Padova, via per via, civico per civico, scaricano nell'aria.
Nell'anno 2020, il totale di CO₂ scaricato dai camini padovani nell'atmosfera è stato di ben 96.514 tonnellate. Nel corso del reperimento dei dati, sempre per l'anno 2020, per 849 condomìni abbiamo raccolto i dati relativi: all'ubicazione del condominio, al volume dell'edificio, alla potenzialità della centrale termica e al consumo del gas bruciato.Venuti a conoscenza di tale lavoro, siamo stati contattati dal professor Angelo Zarrella del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Padova.

Nella mattinata del 19 aprile ci siamo incontrati. Durante il colloquio preliminare avuto con i professori Angelo Zarrella e Jacopo Vivian mi hanno relazionato quanto segue: il ministero dell'Università e della ricerca italiano ha finanziato il Progetto URBEM, dalla durata di 3 anni, coinvolgendo le Università di Milano, Padova, Firenze, Roma e Catania, nell'ambito del Bando PRIN 2020.Il coordinatore è il professor Francesco Causone del Politecnico di Milano.Il 9 maggio pertanto nuova riunione con i docenti Finotto e Zupperdoni dell'Istituto Tecnico Belzoni.

Il Progetto ha come finalità la creazione di un database nazionale di archetipi, ovvero descrizioni tipologiche delle principali caratteristiche edili ed energetiche di edifici rappresentativi di un campione significativo in ambito nazionale.L'obiettivo del progetto è la costituzione di un database nazionale liberamente scaricabile dal sito web del Progetto (http://www.urbem.polimi.it/), che possa essere utile in prima istanza alle Pubbliche amministrazioni, ma anche a tutti gli amministratori di condominio, ai possessori di patrimoni immobiliari sul territorio nazionale, per poter svolgere analisi energetiche in regime dinamico a scala di comunità, quartiere e/o città, per indirizzare politiche e strategie energetiche di riqualificazione del patrimonio edilizio, di promozione allo sviluppo di comunità energetiche e/o reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento di nuova generazione.

All'interno del progetto verranno utilizzati anche specifici software per la simulazione energetica urbana in alcuni casi di studio.Il progetto intende, in ultima istanza, contribuire alla drastica riduzione dell'anidride carbonica prodotta dal patrimonio edilizio nazionale, fornendo uno strumento di conoscenza indispensabile sia al decisore politico che a quello tecnico.L'obiettivo dell'inchiesta di Anaci Padova ufficialmente era l'accertamento della produzione di CO₂, ma in realtà era pungolare i colleghi a raffrontare i dati: volume e potenzialità C.T. dei condomìni da loro amministrati. Se i volumi sono pressochè simili, le potenzialità delle C.T. devono essere simili. Abbiamo accertato, in pochi casi, che le C.T. comparate sono anche quasi quattro volte superiori.

Ciò significa che in quel condominio, per avere la stessa identica temperatura ambiente, spendono quattro volte di più di quello a confronto e inquinano quattro volte di più l'atmosfera.Con i professori Angelo Zarrella e Jacopo Vivian ci siamo scambiati le rispettive bozze dell'accordo di riservatezza/protocollo d'intesa.I punti essenziali proposti e condivisi sono:
-i dati forniti all'Università per il solo progetto URBEM sono e rimangono di proprietà di Anaci Padova;
-scambio dati gratis (stimato il loro valore in alcuni milioni di euro);
-in ogni relazione, analisi, divulgazione o pubblicità riconducibili ai dati forniti, in ogni singolo lavoro dovrà essere riportate nelle prime righe la dicitura «… in collaborazione con Anaci Padova e Istituto Belzoni».Se i dati forniti da Anaci Padova all'Università degli Studi di Padova fossero usati dall'Università di Padova anche per altri progetti, l'Università dovrà riportare anche nei nuovi progetti quanto pattuito ai punti 5.6 e 5.7 dell'Accordo di riservatezza/Protocollo d'intesa.


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