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L’inchiesta urbanistica a Milano si allarga: l’angoscia di chi ha comprato casa nei cantieri bloccati

Oltre 4mila le famiglie coinvolte ma si potrebbe arrivare a 14mila

di Redazione

«Le vittime accertate della bolla urbanistica milanese siamo al momento solo noi». Lo dice a chiare lettere Filippo Maria Borsellino, portavoce del comitato Famiglie sospese, ossia quelle persone che dopo averla acquistata, sono rimaste senza casa a seguito delle inchieste sull’urbanistica a Milano che ha portato la Procura del capoluogo lombardo a chiedere gli arresti domiciliari per l’assessore alla Rigenerazione urbana di Milano, Giancarlo Tancredi, e per l’imprenditore Manfredi Catella, fondatore e ceo di Coima. Sotto indagine anche il sindaco Giuseppe Sala e l’archistar Stefano Boeri. «Ci sono famiglie che hanno investito molti soldi e stanno aspettando da anni la propria casa: intanto però mutui sono stati accesi, i prestiti fatti e la situazione rimane bloccata. L’inchiesta? è giusto che si faccia chiarezza perché ci guadagna tutta la comunità».

Tra cantieri fermi e vite sospese, lottiamo per la tutela dei nostri diritti e per un futuro che non può più aspettare si legge sul sito del comitato nato dall’unione di famiglie e giovani che hanno investito i propri risparmi nella speranza di costruire una casa e un futuro stabile. Un numero preciso non c’è, ma le stime più accurate, riportate sul sito de Comitato, costruite attraverso l’analisi di cantieri, permessi e contratti, indicano che le famiglie già coinvolte in questa paralisi sono almeno 4.167.

Un numero che potrebbe crescere esponenzialmente se si includessero tutti gli edifici già costruiti negli ultimi quattro anni con almeno una delle problematiche contestate dalla procura: il conto finale arriverebbe a 14.481 famiglie sospese. Oltre 39.000 persone.

Sul fronte delle indagini, anche il sindaco di Milano, Beppe Sala. L’ipotesi più evidente sarebbe il falso, relativamente alla nomina di Giuseppe Marinoni come capo della commissione Paesaggio, sul quale sarebbe pesato un conflitto di interesse mai emerso. Sala tuttavia potrebbe essere indagato anche per induzione indebita a dare o a promettere utilità relativamente al progetto del “Pirellino”, edificio venduto a Coima dal Comune (per la cifra di 175 milioni nel 2019, con il metodo dell’asta pubblica) e poi firmato dall’architetto Stefano Boeri.

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