La Camera condominiale di Varese introduce la redditività di ritorno nell’ambito formativo
Ogni associazione di categoria - precisano - deve impegnarsi a diffondere e a creare specifiche opportunità ai propri associati
Il regolamento sulla formazione degli amministratori di condominio (decreto del ministero della Giustizia, 140/ 2014) indica chiaramente che, oltre ai requisiti di onorabilità, l’amministratore deve avere una competenza professionale o acquisita con la pratica o tramite specifici corsi di formazione.
Le materie oggetto della formazione (ex articolo 5 del regolamento) sono quelle giuridiche, fiscali e tecniche che si ritiene che l’amministratore di condominio debba conoscere.Se questi sono i punti fermi che il legislatore ha voluto per la formazione degli amministratori di condominio, il Dm 140/2014 nulla osserva in ordine alle peculiarità che ogni corso di formazione può presentare oppure sulle differenze che ogni corso può apportare alla formazione.
Le proposte della Camera condominiale Varese
La formazione professionale, oggi, non è certamente (né può esserlo) la stessa che riguardava gli amministratori al momento dell'entrata in vigore del decreto ministeriale su citato.La qualità e la concreta disamina del contesto sociale, economico, professionale ed etico in cui si cala la figura dell'amministratore, oggi possono davvero fare la differenza per una “classe” professionale in piena evoluzione.Su questa scia, si pone la formazione professionale di Camera condominiale Varese che, con il suo responsabile Scientifico, Gianluca Carullo ed il suo segretario generale, Andrea Leta, dimostra una “vision” diversa dalle altre associazioni di categoria.
Per Camera condominiale Varese, vero motore dell'Associazione Unione nazionale camere condominiali, la formazione deve mirare alla creazione di una rete di relazioni e di servizi capace di fare la differenza.Su queste basi e con quest'ottica, Andrea Leta mira ad introdurre nel sistema degli amministratori di condominio la “redditività di ritorno”, in analogia all'applicazione del “Roi” (return on investment) che rappresenta un indice di redditività che misura la capacità dell'impresa di impiegare efficientemente le risorse a disposizione e misura la redditività corrente del capitale investito nella gestione, a prescindere dal tipo di fonti di finanziamento utilizzate.In ambito economico, dunque, Roi è un indice di redditività che «esprime un'indicazione della redditività della gestione operativa d'impresa, rappresentata come percentuale annua di rendimento sul capitale investito» (Tunisini A., Pencarelli T., Ferrucci L., Economia e management delle imprese, HOEPLI, 2014).
In ambito condominiale, come spiega Andrea Leta «per redditività di ritorno noi di Camera condominiale Varese intendiamo dire che un’associazione di categoria e, comunque, qualsiasi associazione, deve dare una redditività di ritorno ai propri associati così da consentire un ritorno a livello non solo a livello economico ma anche soprattutto a livello di immagine e di prestigio. È per questo che ogni associazione di categoria deve impegnarsi a diffondere e a creare sul proprio territorio delle opportunità di ritorno ai propri associati : quindi creare lavoro, creare informazioni di altissima qualità e creare praticamente le opportunità per tutti i membri che ne fanno parte».
Impugnare il rendiconto può costare fino a 50mila euro
di Michela Buonasorte - vice presidente RCCF - revisori certificati e forensi







