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La Laic al Governo: va dato esplicito via libera alle assemblee telematiche

E’ stato chiesto di inserire l’ipotesi in un decreto di prossima emissione. Vanno evitate possibilità di impugnazione

di A.D.


E’ arrivata da Laic, la Lega amministratori immobiliari condominiali con il sostegno di Confassociazioni, una proposta al Governo di modifica ugent e della normativa per rendere possibile lo svolgimento di assemblee condominiali in videoconferenza.

Il presidente dell'associazione Lorenzo Cottignoli ha precisato che «l’impossibilità di assemblee in presenza potrebbe protrarsi ben oltre il termine del 3 aprile 2020 e il rischio della paralisi, di non poter provvedere al pagamento delle forniture in condominio, appare concreto ed imminente con conseguenze importanti sulla possibilità di mantenere in essere servizi quali ad esempio, riscaldamento, luce, forza motrice ascensore, pulizia e sanificazione delle parti comuni».

Confassociazioni, raccogliendo l'appello di Laic, ha sottoposto al Governo una proposta di modifica del testo normativo vigente per consentire la convocazione in forma telematica e lo svolgimento delle assemblee condominiali in videoconferenza. Si ritiene infatti serio il rischio di impugnazione della validità di queste assemblee, che provocherebbe un conseguente incremento del contenzioso, da cui discenderebbero inesorabilmente ulteriori costi a carico delle famiglie.

E’ stato suggerito quindi di inserire in un Decreto legge di prossima emissio ne una modifica dellenorme del Codice civile che regolano lo svolgimento dell'assemblea condominiale inserendovi la previsione espressa della modalità telematica, oppure, si chiede di inserire l’ipotesi in sede di conversione in legge del Dl Cura Italia, aggiungendola alla norma che consente le assemblee in videoconferenza per le Società di capitali.

A parere di Laic le assemblee telematiche avrebbero anche dei vantaggi: «potrebbero tenersi in forme più rapide in termini di tempo e sarebbero anche meno litigiose quanto alle modalità della loro esecuzione, con beneficio sia per i professionisti che le convocano che per i condòmini che vi partecipano».