Condominio

Modifiche alla legge di riforma del condominio: depositata una proposta di legge

di Giorgio Cambruzzi - socio fondatore Anaci

Già nel 2002 il senatore Ettore Bucciero aveva messo mano alla riforma della legge sul condominio; poi passò tutto nelle mani del senatore Franco Mugnai. L’11 dicembre 2012 la Riforma vive la luce e divenne la legge 220. Per la superficialità del testo me la presi con il professore universitario consulente del senatore Bucciero. Mi precisò che in Commissione del Senato aveva espresso dei principi, stravolti poi dai presenti, forse perché non era stato chiaro.

L’Anaci Padova, in un volume, ha raccolto commenti e proposte per revisionare la legge 220/12. All’incontro a 10 anni dalla riforma che si tenne lo scorso a Roma alla presenza di esperti e studiosi, magistrati di Cassazione, si è dibattuto sul tema «Luci e ombre della legge 220 del 2012; un bilancio dei primi dieci anni della Riforma».

Il dibattito sulle modifiche da introdurre

Riporto qui di seguito il secondo capoverso del verbale dell’incontro: «Più che una rivoluzione, essa, quando non si è limitata ad un restyling (peraltro non sempre coordinato) degli istituti già presenti, mediante l’innesto di principi di matrice pretoria, ha rappresentato un’occasione persa, non solo lasciando inevasi alcuni interrogativi che ancora oggi attardano dottrina e giurisprudenza – con inevitabili ricadute sul contenzioso (si pensi ai problemi connessi alla natura stessa del condominio, dall’applicazione della disciplina consumeristica alla pignorabilità del conto corrente condominiale) – ma anche insinuando dubbi interpretativi rispetto a quei pochi istituti introdotti ex novo (si pensi alle modifiche delle destinazioni d’uso, disciplinate dall’articolo 1117-ter Codice civile)».

Anche l’ultimo capoverso merita d’essere conosciuto perché recita: «Il quadro complessivo che emerge a dieci anni dalla promulgazione della legge 220 è, dunque, quello di una riforma in chiaroscuro: le intenzioni erano certamente ottime ma, probabilmente, qualcosa di più andava (e va) fatto».

La proposta di legge a firma Zan

Perché non cogliere allora tale accorato invito? In data 11 novembre 2023, l’onorevole Alessandro Zan ha presentato, alla Camera dei Deputati, la Proposta di legge (Pdl) per una mini modifica della legge 220/12, cui è stato assegnato il numero 1553 con il titolo «Modifiche all’articolo 1126 del Codice Civile e agli articoli 63 e 67 delle disposizioni per la sua attuazione».

I testi di tali nuovi articoli (che potete leggere cliccando qui) non sono capziosi, ma ponderati:

- non provocano alcun onere o spesa per le casse dello Stato,

- annullano la confusione giuridica,

- evitano il rallentamento delle cancellerie per l’iscrizione di cause evitabili con il nuovo testo,

- sono socialmente determinanti per evitare tra i condòmini discussioni, risse, violenze penali.

Ovvero, regole chiare e obiettive, sì da evitare inutili ricorsi alla magistratura, con conseguenti tensioni tra cittadini/condòmini, lavoro e spese per lo Stato e per i Cittadini. Chiariscono la confusione giuridica e socialmente evitano, sul nascere, motivi di contestazioni. Cioè favoriscono la consapevolezza di regole chiare, giuste, eque, che contribuiscono alla socializzazione e quindi al vivere tranquilli.

+++

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©