Non basta cambiare definizione all’attività svolta per non incorrere nel divieto regolamentare
Un condominio ha chiamato in causa il proprietario di un esercizio commerciale che, in violazione di una precedente sentenza passata in giudicato, continuava a esercitare attività vietate dal regolamento condominiale, chiedendone l’inibitoria. Il convenuto ha chiesto il rigetto della domanda e il Tribunale di Milano, con sentenza 1915/2025, ha confermato la violazione del divieto, con condanna alla chiusura dell’attività.
I fatti di causa
Il condominio era dotato di regolamento condominiale non contestato dalle parti...