Condominio

Organismo nazionale del condominio sulle modifiche al Dl 11: auspichiamo un futuro con leggi chiare, attuabili

Per la presidente De Pasquale lo stop alla cessione del credito anche per i redditi medio-bassi /incapienti «porterà ad una paralisi delle ristrutturazioni »

In dirittura d’arrivo l’iter del Dl 11/2023 che ha bloccato cessione dei crediti e sconto in fattura. «Come Organismo nazionale del Condominio – ha dichiarato Federica De Pasquale, vice presidente di Confassociazioni e presidente dell'Organismo interno alla Confederazione composto da oltre trenta associazioni del settore – siamo soddisfatti che alcune delle nostre richieste, in merito al mantenimento dello strumento della cessione del credito e dello sconto in fattura per tutti quei lavori che hanno ad oggetto l'abbattimento delle barriere architettoniche e, in parte, la riqualificazione antisismica, siano state prese in considerazione dalla Commissione Finanze della Camera nella fase emendativa del decreto 11/2023. D’altro canto però, ribadiamo che, a nostro avviso, l'eliminazione della cessione del credito anche per i redditi medio-bassi /incapienti porterà ad una paralisi delle ristrutturazioni relative agli edifici, considerando che la maggioranza dei condòmini chiamati a deliberare in assemblea i lavori non lo faranno, proprio perché rientrano in questa fascia reddituale».

La De Pasquale puntualizza che «tale consapevolezza ci porta ad offrire la nostra collaborazione al Governo e al Parlamento per evitare che in futuro si creino ulteriori norme che, nei fatti, risultino dannose o inapplicabili in ambito condominiale, un patrimonio che, nel nostro paese, ricordiamo essere di oltre un 1 milione e duecentomila edifici. Auspichiamo un futuro con leggi chiare, attuabili e soprattutto che la temporalità di applicazione non cambi in continuazione come è accaduto fino ad oggi per i bonus edilizi».

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