Per il decreto ingiuntivo ai morosi è fondamentale individuare l’ente che gestisce l’immobile
Bisogna in particolare prestare attenzione al subentro tra agenzie statali come nel caso in esame
Un condominio ha ottenuto un’ingiunzione immediatamente esecutiva per oneri condominiali nei confronti dell’agenzia del Demanio ed il Tribunale di Milano, con sentenza 5306/2022 ha accolto l’opposizione proposta dall’ente.
Le tesi del demanio
L’unità immobiliare, in precedenza adibita a bar ed attualmente condotta in locazione, era stata oggetto di provvedimento di confisca adottato nell’ambito di un procedimento penale per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. L’Area beni e veicoli confiscati dell’agenzia del Demanio aveva così disposto che l’immobile rimanesse al Patrimonio dello Stato per essere destinato all’affitto. Del resto, con legge 50/2010 era stata istituita l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), subentrata all’agenzia del Demanio nella gestione delle confische nei confronti della criminalità organizzata, tra cui quella del bene in oggetto.
Pertanto, comunicazioni e richieste di pagamento avrebbero dovuto essere indirizzate ad Anbsc. Nonostante ciò però, in precedenza, l’agenzia del Demanio si era fatta ugualmente carico del pagamento di ingiunzioni ottenute dal condominio, pur sempre ribadendo alla controparte che vi era stata la devoluzione del bene alla gestione di altro ente e che, per effetto, essa non sarebbe stata (più) il soggetto debitore. Inoltre agenzia del Demanio contestava di non avere avuto alcuna comunicazione preventiva né di aver ricevuto alcuna convocazione per assemblee.
Le tesi del condominio
Il condominio, per parte sua, segnalava che l’obbligo di provvedere al pagamento degli oneri condominiali è legato indissolubilmente alla qualità di proprietario dell’immobile (Cassazione 3354/2016); che, nella fattispecie, a seguito della sentenza di confisca, proprietario dell’immobile era divenuto il Demanio dello Stato, costituito in agenzia del Demanio, divenuta ente pubblico economico e che la conseguente attribuzione di compiti di amministrazione e gestione dei beni confiscati ad Anbsc non aveva comportato il subentro di questa negli obblighi di pagamento degli oneri condominiali, cristallizzati da delibera assembleare non impugnata.
Le norme di riferimento sulle agenzie fiscali
Secondo il Dlgs 300/1999, le Agenzie sono strutture che svolgono attività a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale; esse operano al servizio delle amministrazioni pubbliche, comprese quelle regionali e locali ed hanno piena autonomia essendo sottoposte al controllo della Corte dei conti, nonché ai poteri di indirizzo e di vigilanza di un ministro. Per la gestione delle funzioni esercitate dai dipartimenti delle entrate, delle dogane, del territorio e di quelle connesse svolte da altri uffici del ministero sono istituite l’agenzia delle Entrate, l’agenzia delle Dogane e dei monopoli e l’agenzia del Demanio, di seguito denominate agenzie fiscali.
Alle agenzie fiscali sono trasferiti i relativi rapporti giuridici, poteri e competenze che vengono esercitate secondo la disciplina dell’organizzazione interna di ciascuna agenzia. Tali agenzie fiscali hanno personalità giuridica di diritto pubblico e, come disposto dal Dlgs 173/2003, l’Agenzia del demanio è ente pubblico economico. A questa è attribuita l’amministrazione dei beni immobili dello Stato, ed è altresì attribuita la gestione dei beni confiscati.
Dispone poi il Dlgs 159/2011 che L’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata è posta sotto la vigilanza del ministro dell’Interno, ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia organizzativa e contabile, disponendo che le proprie sedi siano stabilite all’interno di un immobile confiscato. All’Agenzia, tra gli altri, è attribuito il compito di acquisire i dati relativi ai beni sequestrati e confiscati tramite le informazioni relative allo stato dei procedimenti di sequestro e confisca e verifica dello stato dei beni nei medesimi procedimenti, di accertare la consistenza, la destinazione e l’utilizzo dei beni.
La tesi accolta dal giudice
Per il Tribunale, i compiti e le funzioni delle due Agenzie (agenzia del Demanio e Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata - Anbsc) sarebbero stati definiti mediante espressioni linguisticamente sostanzialmente equivalenti. Nessuna differenza avrebbe potuto, infatti, ravvisarsi tra i concetti di gestione e di amministrazione legislativamente impiegati per indicare le competenze di entrambe le Agenzie. Non poteva dunque ritenersi sussistente alcun ostacolo al subentro per legge di Anbsc ad agenzia del Demanio nella amministrazione/gestione dell’immobile di proprietà dello Stato sito nel condominio.
Tra l’altro tale subentro era stato comunicato tramite una nota con cui il condominio era stato invitato a trasmettere richieste di pagamento ad Anbsc. Del resto, l’amministrazione condominiale aveva già precedentemente individuato, nel piano di riparto degli oneri condominiali, proprio Agenzia nazionale (Anbsc), e non agenzia del Demanio, quale soggetto debitore di quota di tali oneri. Infine, non è stata accolta la tesi del condominio secondo cui la legittimazione passiva di agenzia del Demanio si sarebbe formato per giudicato, in quanto due decreti ingiuntivi in precedenza ottenuti nei suoi confronti non sarebbero stati opposti. Sul punto, infatti, Cassazione 12111/2020 dispone che quando il giudicato si sia formato per effetto di mancata opposizione a decreto ingiuntivo recante condanna al pagamento di un credito con carattere di periodicità, non è vietato al debitore contestarlo per le periodicità successive.