Recupero edilizio al 50% anche nel 2020
La bozza del Ddl di Bilancio non interviene sul sismabonus (sconto per la messa in sicurezza antisimsica degli edifici, che può andare dal 50 all’85%), né sull’ecobonus condominiale (sconto per il risparmio energetico “qualificato” del 70 o 75%), che hanno già una scadenza lunga, fissata al 2021.
Sono invece confermati anche per il 2020:
- il bonus ristrutturazione del 50%, che non passerà al 36% “ordinario”;
- il bonus del 50% sull’arredo degli immobili ristrutturati, per mobili ed elettrodomestici in classe non inferiore ad A+ (A per i forni), che sarà agganciato però ai lavori (sempre agevolati al 50%) avviati dal 2019;
- l’ecobonus su singole unità immobiliari, con alcuni interventi incentivati al 65% e altri al 50% (come l’acquisto e la posa di finestre e infissi, o l’installazione delle schermature solari).
Restano invariati anche i limiti attuali. Per il recupero edilizio la detrazione Irpef vale per tutti gli interventi ex articolo 16-bis del Tuir, fino a una spesa massima di 96mila euro. Per la riqualificazione energetica, la detrazione Irpef-Ires prevede percentuali e massimali di spesa variabili in base al tipo di intervento. Per mobili ed elettrodomestici, la spesa detraibile non può superare i 10mila euro. Per tutti i lavori di risparmio energetico (detraibili dal 50% al 75%) va inviata la comunicazione all’Enea.
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