Rendita catastale sbagliata, il professionista commette reato solo se c'è il dolo
Il professionista che, nel predisporre il classamento dell'immobile, ha attribuito a un ristorante la categoria D2, più onerosa (invece della C1) causando un danno al cliente, non è tuttavia automaticamente responsabile dei reati di cui agli articoli 483 (falsità ideologica), 48 (errore determinato dall'altrui iganno), 479 (falso in atto pubblico) e 191 bis (prove illegitimamente acquisite) del Codice penale. Infatti, ha precisato la Cassazione nella sentenza 35363, depositata ieri (relatore Andrea Fidanzia), la sentenza impugnata dall'interessato «è priva di ogni motivazione in ordine alla sussistenza dell'elemento psicologico», mentre il dolo, essenziale per la responsabilità penale, va comunque provato. Viene così a cadere anche il risarcimento dei danni in sede civile, direttamente dipendente dal reato.
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di Giuseppe Latour e Giovanni Parente