Servitù pubbliche: per l’usucapione non serve il requisito dell’apparenza
La controversia rimessa al vaglio della Corte di cassazione (ordinanza 30289 del 25 novembre 2024) prende le mosse dalla domanda di accertamento dell’avvenuta usucapione della servitù di passaggio e di quella di acquedotto riguardanti alcune particelle fondiarie di proprietà privata, avanzata dal Comune nei confronti dei proprietari delle stesse.
Le decisioni di merito
In primo grado, i convenuti, costituitisi in giudizio, contestarono le richieste attoree, sostenendo che il passaggio, peraltro sporadico e clandestino, ...