Fisco

Superbonus 110, al vaglio le ipotesi di proroga per gli edifici unifamiliari e i condomini

Previste per la prossima settimana le votazioni sugli emendamenti al decreto legge 11/2023

di Deborah Maria Foti - Ufficio stampa Anapi

A qualche settimana dalla scadenza del Superbonus 110% per i lavori inerenti agli edifici unifamiliari e alle villette, sta prendendo forma l’ipotesi di una proroga. Difatti, tra le richieste di modifica avanzate per la conversione del decreto legge 11/2023, vi è quella inerente a una proroga del Superbonus 110% per le unifamiliari e non solo. Andiamo per gradi.

Termini più dilatati per unifamiliari e villette?

Attualmente è possibile fruire del Superbonus con aliquota al 110% fino al 31 marzo 2023 per gli immobili unifamiliari sui quali, al 30 settembre 2022, è stato effettuato almeno il 30% dell’intervento complessivo. Sul tavolo di discussione inerente alla conversione in legge del decreto, vi è l’ipotesi di spostare l’attuale termine del 31 marzo 2023 al 30 giugno 2023 per allargare il periodo di fruibilità del Superbonus 110% per gli edifici unifamiliari e le villette. Sostanzialmente quest’eventuale proroga riguarda la stessa platea che è già stata interessata dalla proroga al 31 marzo 2023 dal 31 dicembre 2022, ossia i proprietari di immobili sui quali al 30 settembre 2022 era stato effettuato almeno il 30% dei lavori complessivi. La Commissione Finanze della Camera dei Deputati sta, quindi, vagliando l’ipotesi, lavorando sugli emendamenti proposti per capire i costi di questa possibile proroga e individuare le risorse economiche che si possono mettere in campo.

Ipotesi di nuove scadenze anche per i condomini

Alcuni degli emendamenti proposti riguardano anche una possibile proroga del Superbonus 110% per i condomini fino al 31 dicembre 2024 a patto che però la Cilas (Comunicazione di inizio lavori) sia stata presentata entro il 25 novembre 2022. Secondo la normativa vigente, invece, se la Cilas è stata presentata entro il 25 novembre 2022, i lavori effettuati sono agevolabili al 110% fino al 31 dicembre 2023.Tra gli emendamenti proposti vi è anche l’ipotesi di rivedere le condizioni di fruizione del Superbonus 110% riguardo le case popolari e gli enti assimilati. La proposta è quella di far sì che sia possibile beneficiare del bonus 110% per tutto il 2023, eliminando la condizione del 60% dell’intervento completato entro il prossimo 30 giugno.

Una possibile soluzione al rallentamento dei lavori

Infine, dato l’enorme rallentamento dei lavori e il blocco di molti cantieri che si trovano in difficoltà sia per i continui cambiamenti normativi e sia per ciò che concerne la reperibilità delle materie prime, vi è anche un emendamento che propone di agevolare con il Superbonus al 110% o al 90% tutte le spese sostenute entro il 30 giugno 2024 per completare i lavori, a condizione che entro il 31 dicembre 2023 sia stato completato almeno il 70% dell’intervento complessivo. Difatti, ricordiamo che secondo la normativa attuale, dal 2024 il Superbonus scenderà al 70% per i condomini e verrà totalmente eliminato per le unifamiliari. In ogni caso, le votazioni sugli emendamenti si terranno a partire dalla prossima settimana, in modo da consentire al provvedimento di approdare al Senato il 27 marzo. Dunque, sarà necessario attendere per capire quale sarà la direzione che il Governo deciderà di intraprendere.

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