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Superbonus, allarme di Asacert: «Senza proroghe esperienza fallimentare»

Per l’ad Fabrizio Capaccioli occorre rafforzare il sistema di controllo attraverso l’intervento di enti accreditati nei cantieri

«Senza proroghe e senza un allargamento delle maglie per la cessione del credito, si può dire che il superbonus risulterebbe un’esperienza fallimentare». Parole di Fabrizio Capaccioli, Ad di Asacert e vicepresidente di Green Building Council Italia, alla notizia che il governo si appresterebbe a non concedere più dilazioni temporali per l’applicazione dei bonus sulla casa. «Siamo in una situazione di grande crisi per migliaia di imprese del settore, in questo momento bloccate e che rischiano la chiusura. Servono decisioni immediate sullo sblocco della cessione dei crediti, da troppo tempo se ne parla senza che si proceda in alcun verso. Il mercato è fermo e occorre agire ed è incredibile che la politica non riesca a capirlo fino in fondo», continua Capaccioli.

«Vanno garantite le proroghe alle misure di incentivo, perché senza un orizzonte temporale ampio, possiamo dire da subito conclusa la stagione degli incentivi con gravi ricadute sul settore. Da tempo diciamo che si devono sbloccare le cessioni del credito e che, per evitare sul nascere le frodi, occorre rafforzare il sistema di controllo attraverso l’intervento di enti accreditati nei cantieri. Con la fine del superbonus cessa la possibilità di intervenire sul patrimonio edilizio italiano, che per il 70% è vetusto, energivoro e quindi inquinante, e si sarà persa una grande occasione per rigenerarlo a fondo».