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Superbonus: tutte le novità del decreto Aiuti quater su unifamiliari, condomìni e crediti d'imposta

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di G. Sgrò – Centro studi Aiac

Il decreto Aiuti quater (Dl 276/2022), pubblicato in Gazzetta ufficiale numero 270 del 18 novembre 2022, contempla importanti novità in ordine al superbonus.
I cambiamenti riguardano, in particolare:
•gli edifici unifamiliari (articolo 119, comma 9, lettera b) del Dl 34/2020);
•i condomìni e gli edifici plurifamiliari fino a 4 unità immobiliari e unico proprietario (articolo 119, comma 9, lettera a) del Dl 34/2020).

Superbonus e unifamiliari

Per quanto concerne gli edifici unifamiliari, quelli che al 30 settembre 2022 hanno già effettuato il 30% dei lavori complessivi, possono portare in detrazione al 110% le spese sostenute fino al 31 marzo 2022.Altresì, i proprietari di detti edifici potranno accedere al beneficio per il 2023, sebbene con l'abbassamento dell'aliquota al 90%, purché si tratti di prima casa e il contribuente abbia un reddito non superiore a 15.000 euro.Detta quota potrà essere modificata con il quoziente familiare, ossia in base ai redditi degli altri componenti del nucleo familiare.

Dal decreto emerge che i limiti di reddito saranno calcolati nel seguente modo:
•1 componente 15.000 euro;
•coniugi (o conviventi) 30.000 euro;
•coniugi con 1 figlio 37.500 euro;
coniugi con 2 figli 52.500 euro;
•per ogni figlio in più si aggiungono ulteriori 15.000 euro.

Negli anni successivi l'aliquota verrà, invece, ulteriormente ridotta, cioè si andrà a scalare: 70% nel 2024 e 65% nel 2025.

Superbonus: cosa cambia per i condomìni?

Quanto ai condomìni e agli edifici plurifamiliari fino a 4 unità immobiliari, la novità riguarda la rimodulazione dell'aliquota al 90% già a partire dalle spese sostenute dall'1° gennaio 2023. Tuttavia, viene data la possibilità di mantenere l'aliquota del 110% a condizione che il condominio, entro il 25 novembre, abbia:
•affidato a un tecnico la progettazione degli interventi e a un'impresa l'esecuzione degli stessi;
•progettato i lavori;
•deliberato l'approvazione dei lavori in assemblea condominiale;
•presentato la Comunicazione di inizio lavori asseverata superbonus (Cilas), vale a dire il nuovo titolo abilitativo introdotto dal decreto Semplificazioni bis, pensato per snellire le procedure burocratiche per i lavori oggetto di superbonus 110%.

Cosa cambia per i crediti d'imposta

Per quanto concerne i crediti d'imposta, nel decreto si legge che si potrà fruire dei crediti che derivano dalle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura inviate all'agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2022 e non ancora utilizzati, in 10 rate annuali di pari importo in luogo dell’originaria rateazione, previo invio di una comunicazione all’Amministrazione finanziaria.Non si potrà, però, usufruire negli anni a venire della quota del credito d'imposta non utilizzata nell'anno, né la stessa potrà essere rimborsata.

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