Condominio

Tende da sole, come e quando si può metterle

di Giuseppe Bordolli

Non vi è dubbio che l'installazione di una tenda da parte del singolo condòmino possa risolvere diversi problemi, come quello di proteggere una stanza dalla luce diretta del sole, riparare un balcone dalla pioggia, garantire la privacy delle terrazze a livello e degli spazi esterni.
Tuttavia bisogna considerare che tale installazione può costituire fonte di litigio con gli altri condòmini o con la pubblica amministrazione

Le indicazioni del regolamento condominiale e comunale
L'installazione delle tende da sole sul prospetto può in primo luogo comportare la necessità di verificare le indicazioni contenute nei regolamenti comunali.
Così, ad esempio, è possibile che per alcune strade o zone di particolare interesse architettonico o ambientale la collocazione di tende sulle facciate sia subordinata all'autorizzazione del comune, al rispetto di specifiche prescrizioni o, addirittura sia vietata (e se il caseggiato ha un particolare valore storico-artistico ed è gravato da un vincolo monumentale, si dovrà richiedere l'autorizzazione alla Soprintendenza).
Molto spesso, poi, il comune impone all'assemblea condominiale di scegliere, con delibera, un modello, un tessuto e un colore da adottare per tutte le unità immobiliari dell'edificio interessate ad installare le tende da sole.
Del resto la collettività condominiale ha il potere di regolare il diritto dei singoli condòmini all'utilizzazione della cosa comune, quale è la facciata, al fine di garantire l'armonia architettonica del fabbricato.
Se invece le caratteristiche delle tende e del colore del tessuto sono contenute in un regolamento di condominio (assembleare o esterno), il singolo condòmino potrà installare esclusivamente il modello predefinito; in caso contrario potrebbe essere costretto anche giudizialmente a uniformarsi alle indicazioni regolamentari.

Balconi e tende sole
La soletta dei balconi che non sporgono rispetto ai muri perimetrali dell'edificio, restando incassati nell'interno (balconi c.d. incassati), si considera comune ai proprietari dei due piani sovrapposti; pertanto chi abbia intenzione di installare una tenda da sole nel sottobalcone non dovrà chiedere alcuna autorizzazione al proprietario del piano superiore.
Al contrario i balconi che sporgono completamente dalla facciata condominiale (c.d. aggettanti) costituiscono un prolungamento della corrispondente unità immobiliare e appartengono in via esclusiva al proprietario di questa. In questa ipotesi il condòmino dell'appartamento sottostante può agganciare la tenda da sole chiedendo il permesso al condòmino soprastante; in ogni caso se il cielino del balcone (aggettante o incassato) è decorativo, cioè comune, meglio chiedere l'autorizzazione all'assemblea.

Distanze legali
Come precisano i giudici, le tende da sole non sono considerate costruzioni e, quindi, non trova applicazione la normativa sulle distanze, purché si tratti di tende in stoffa (apribili e chiudibili con manovella o motorino) inidonea a compromettere la circolazione dell'aria e la fruizione della luce.

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