Condominio

Unicredit cambia la gestione dei conti correnti per i professionisti

La banca assicura i clienti che non ci saranno difficoltà né costi ulteriori e che il passaggio slitta a ottobre

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di Saverio Fossati

La banca cambia il gestionale dei conti correnti e l’amministratore si trova in difficoltà. Ma la banca assicura che non ci sono problemi né costi supplementari,. E in ogni caso se ne parlerà a novembre.

La vicenda viene segnalata al Quotidiano del Sole 24 Ore - Condominio da un lettore che dichiarava i «gravissimi disagi procurati dal prossimo ritiro del software di Home Banking TLQ utilizzato fino ad oggi dai clienti professionali Unicredit per la gestione dei loro rapporti bancari».

Il TLQ, spiega il lettore, è un software multibanca che Unicredit metteva a disposizione della sua clientela, quale banca attiva, è da sempre direttamente interfacciato con i gestionali dei clienti mediante scambio di files nel rispetto delle norme SEPA e CBI. «Il nuovo prodotto proposto, Banca Multicanale Cbi, non consente le operatività precedenti con la conseguenza che dopo il 20 marzo 2020, data preannunciata dello switch off, gli utenti professionali, con centinaia di conti da gestire, si troveranno con le mani legate ed impossibilitati ad operare. Oltre all'emergenza del corona virus anche l'emergenza procurata dal ritiro del TLQ non adeguatamente sostituito da un prodotto testato e dotato di una valida assistenza.Sono in crisi anche gli operatori del servizio clienti di Unicredit».

L’istituto di credito ha però rassicurato il lettore e gli amministratori condominiali che si rovano nella stessa situazione: «In un mercato sempre più orientato verso soluzioni Web Based, sia per una più efficace gestione dell'assistenza tecnica che per la più agevole fruibilità anche al di fuori delle intranet aziendali, nel marzo del 2014 UniCredit ha optato per una linea focalizzata su “Banca Multicanale Azienda” per il segmento Small Business e “UniWeb” per il segmento Corporate. Si tratta di servizi multibanca e che si interfacciano con i gestionali dei clienti mediante scambio di files nel rispetto delle norme SEPA e CBI e inoltre consentono di operare in real time con UniCredit».

La clientela che aveva aderito al TLQ7 è stata quindi informata ogni volta che il servizio aveva delle criticità, ad esempio passaggio di Microsoft dalla versione 7 alla 10, spiega o a Unicredit, ed è stato comunque garantito il supporto informatico e l'assistenza remota sul prodotto non più rispondente agli elevati standard di funzionalità e sicurezza garantiti dalla Banca.

«Con l'approssimarsi della scadenza dell'ultima data dell'assistenza e degli aggiornamenti da parte della società di software - proseguono a Unicredit - e con l'applicazione della direttiva PSD2 in tema di strong authentication, il Servizio TLQ7 Client Server, prodotto dove tutte le profilature di accesso erano gestite dal software installato, si è rivelato non più in linea con gli elevati standard di sicurezza garantiti dalla Banca. Si è deciso quindi di procedere ad una chiusura definitiva, accompagnando la clientela ancora presente sul Servizio verso prodotti alternativi presenti a catalogo, come i Web Based (BMC e UniWeb) che permettono un accesso in mobilità da tutti i computer presenti in azienda o di utilizzare nuove modalità dispositive come effettuare i nuovi bonifici per ristrutturazione edilizia (BMC) o i bonifici istantanei».

Siamo consapevoli, dicono a Unicredit, che il cambiamento di un prodotto utilizzato da più di 10 anni può comportare alcune criticità iniziali «ma siamo certi che la nuova soluzione, utilizzata da oltre 500 mila aziende, copra la maggior parte delle necessità dei nostri clienti e che i continui investimenti sugli attuali prodotti a catalogo potranno colmare eventuali segnalazioni della nuova clientela riveniente dal servizio di Electronic Banking TLQ7».
Il canone dei prodotti Web Based, assicura Unicredit, è mediamente più basso del canone relativo al servizio TLQ7: «Attualmente tutti i canoni dei TLQ ancora attivi sono stati azzerati e, vista la situazione di allerta disposta dagli ultimi decreti del governo, la data di chiusura (prevista per il prossimo 20 marzo) è stata posticipata ad ottobre.
Sono in corso di invio le comunicazioni per la clientela e la Rete».

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