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Valorizzare il patrimonio immobiliare italiano: iniziativa per i piccoli borghi di Confedilizia e Adsi

Obiettivo lottare contro la desertificazione e rilanciare il turismo

di Redazione

Confedilizia - Confederazione italiana della proprietà edilizia - e Adsi - Associazione dimore storiche italiane - hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per rafforzare la cooperazione tra le rispettive rappresentanze territoriali. Il 2021 e gli anni successivi saranno molto importanti per il settore immo biliare: il superbonus e gli altri incentivi fiscali per gli interventi sugli immobili saranno essenziali per accrescere (o, in alcuni casi, conservare) il valore culturale ed economico del nostro patrimonio.

L'intervento su alcuni tipici immobili, però, quali quelli situati nei borghi, deve essere sostenuto da una visione d'insieme. Le due organizzazioni perciò si impegnano a promuovere azioni e iniziative per sollecitare politiche locali propedeutiche alla rinascita dei piccoli borghi. Sono luoghi che – come risulta dal Primo rapporto dell'Osservatorio del patrimonio culturale privato, realizzato dalla Fondazione Bruno Visentini – si stanno a poco a poco desertificando e hanno bisogno di attive misure di sostegno per attrarre capitali privati e capitali umani.

I possibili interventi
Misure quali collegamenti più efficienti, cablatura generalizzata, eliminazione dell'Imu, incentivi per il turismo, riqualificazione degli immobili da un punto di vista energetico e sismico. Confedilizia e Adsi promuoveranno la stipula sul territorio di convenzioni per il rilascio delle attestazioni di rispondenza relative ai contratti di locazione, per lo svolgimento degli adempimenti relativi al superbonus del 110% e alle altre detrazioni fiscali sugli immobili,nonché per ogni assistenza connessa alla proprietà immobiliare in genere.

«Da tempo Confedilizia insiste sulla necessità di operare affinché la ricchezza costituita dai nostri borghi possa tornare ad essere vitale» ha dichiarato il presidente Giorgio Spaziani Testa. «E il turismo, in quest'ottica, tornerà ad essere uno snodo – passata l'emergenza pandemica – in cui la proprietà immobiliare privata diffusa potrà svolgere un ruolo fondamentale. Di qui l'esigenza, da un lato, di estendere al massimo l'ambito di applicazione degli incentivi fiscali per riqualificare gli immobili interessati dal punto di vista estetico, funzionale, di sicurezza, energetic o e, dall'altro, di ridurre il macigno che sul patrimonio immobiliare in parola grava sotto forma di tassazione patrimoniale, attraverso quell'Imu che a partire dall'anno 2012 è stata quasi triplicata».