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La scoperta archeologica non salva la "prima casa" dalla tardiva residenza

di Alessandro Borgoglio – Esperto tributario

N. 1217

Consulente Immobiliare

Il rinvenimento di reperti archeologici, durante i lavori di ristrutturazione dell'immobile acquistato con l'agevolazione "prima casa", non costituisce causa di forza maggiore idonea ad evitare la decadenza dai benefici fiscali per il tardivo trasferimento della residenza, ovvero oltre i diciotto mesi previsti dalla norma.

Con la recente ord. 29069/2025, la Corte di Cassazione è tornata ad occuparsi dell'agevolazione "prima casa", affrontando, ancora una volta, la questione dell'esimente dalla decadenza dai benefici fiscali, nell'ipotesi in cui l'omesso tempestivo trasferimento della residenza - richiesto dalla norma entro diciotto mesi dall'atto notarile - sia dovuto a causa di forza maggiore. In particolare, è stata esaminata la possibilità di ritenere integrata la forza maggiore nel caso di rinvenimento di reperti...