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Professione CTU. Obbligo di motivazione se CTU criticata

di Paolo Frediani – Libero professionista, professore a contratto Università di Pisa, docente alla Scuola Superiore della magistratura, pubblicista e formatore professionale

N. 1210

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La sentenza si concentra sull'obbligo del giudice di fornire una motivazione dettagliata e puntuale nel caso in cui aderisca alle conclusioni della CTU, specialmente se quest'ultima è stata oggetto di critiche da parte delle parti processuali.

Principio espresso

La sentenza si concentra sull'obbligo del giudice di fornire una motivazione dettagliata e puntuale nel caso in cui aderisca alle conclusioni della consulenza tecnica d'ufficio (CTU), specialmente se quest'ultima è stata oggetto di critiche da parte delle parti processuali.

I principali punti evidenziati sono:

1. Obbligo di motivazione del giudice

  • Il giudice di merito deve spiegare con precisione le ragioni che lo portano a recepire le conclusioni del CTU, giustificando perché considera superate le eventuali critiche avanzate dalle parti.
  • La motivazione deve essere strutturata e articolata, per evitare che l'adesione alla CTU appaia acritica.

2. Ruolo del ricorrente in Cassazione

  • Per ottenere l'annullamento della decisione basata sulla CTU, il ricorrente deve dimostrare che il giudice abbia omesso di considerare un fatto storico decisivo, emerso nel contraddittorio.
  • Non è sufficiente criticare genericamente la consulenza: occorre evidenziare un elemento concreto e rilevante che sia stato ignorato.

Orientamento normativo e giurisprudenziale

La sentenza si allinea a consolidati orientamenti della giurisprudenza di legittimità, secondo cui:

  • La consulenza tecnica d'ufficio non può sostituire il giudizio del magistrato, che rimane il titolare della decisione.
  • Le critiche alle CTU devono essere valutate attentamente e non possono essere rigettate senza un'adeguata motivazione.

Analisi delle implicazioni giuridiche

1. Obbligo...