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Le fonti di disturbo da rumore in condominio

Fondamentale porre attenzione all'isolamento acustico ed intervenire, fin dall'inizio, nei processi di progettazione o di riqualificazione degli ambienti

di Alessandra Piccaluga e Antonietta Rossi – Tecnici competenti in acustica presso LESS Srl

L'inquinamento acustico viene definito dalla legge 447/95 (legge quadro sull'inquinamento acustico) come «l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi».

Il disturbo e/o il fastidio provocato dai rumori molesti percepiti all'interno degli ambienti abitativi sono tra i problemi più diffusi nella nostra quotidiana convivenza all'interno degli edifici condominiali. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha sottolineato come un ambiente acustico sfavorevole costituisca una condizione di rischio per una buona qualità della vita: l'inquinamento acustico a lungo termine può essere causa di varie patologie legate all' apparato cardiovascolare, disturbi del sonno, irritazione e possibile ritardo nell'apprendimento nei bambini.

Le principali fonti di rumore

All'interno degli ambienti abitativi le immissioni di rumore sono sostanzialmente generate da:
•sorgenti sonore esterne: fonti di rumore presenti nel contesto territoriale in cui si trova l'edificio
•sorgenti sonore interne: emissioni acustiche provenienti da unità immobiliari adiacenti, impianti tecnologici a funzionamento continuo (impianti di riscaldamento, di aerazione e condizionamento) e discontinuo (ascensori, impianti idro-sanitari di adduzione e scarico).

Le sorgenti sonore esterne possono essere: gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili anche in via transitoria il cui uso produca emissioni sonore, le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali ed agricole; gli impianti eolici, i parcheggi; le aree adibite a stabilimenti di movimentazione merci; i depositi dei mezzi di trasporto di persone e merci; le aree adibite ad attività sportive e ricreative; gli eventi eccezionali, quali manifestazioni, spettacoli o anche cantieri, e dal rumore antropico legato ad attività di vita.

I valori limite

L'entità delle emissioni acustiche delle suddette sorgenti è regolamentata dal Dpcm del 4 novembre 1997 il quale fissa i valori limite per le sorgenti sonore fisse in ambiente esterno. Tra le sorgenti sonore fisse non sono comprese le infrastrutture di trasporto, le cui emissioni sono regolamentate da specifiche normative di settore.É invece il Dpcm del 5 dicembre 1997, «Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici», a definire i limiti relativi alle sorgenti sonore interne agli ambienti abitativi (impianti idro-termo-sanitari, di condizionamento, ascensori ) e i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera, al fine di ridurre l'esposizione umana al rumore.

Gli edifici, dunque, devono essere progettati in modo che sia attuata un'efficace protezione dai rumori esterni e interni, affinché siano soddisfatte le prestazioni di isolamento acustico definiti dal decreto stesso.Dal punto di vista fisico, la trasmissione del rumore avviene principalmente secondo due modalità: per via aerea e per via strutturale. Nel primo caso, il suono si trasmette, appunto, attraverso l'aria in assenza di ostacoli che ne intralcino il percorso, nel secondo caso il suono si diffonde per via solida attraverso i componenti dell'involucro edilizio (pareti, solai) o attraverso le componenti impiantistiche (condotti).

La trasmissione aerea e strutturale

È facilmente intuibile che, all'interno degli edifici, difficilmente si riscontra un'unica via di trasmissione del rumore; al contrario esso si propaga sia per via aerea sia per via strutturale. Infatti il rumore generato da una sorgente acustica e trasmesso per via aerea, quando incontra un divisorio, lo eccita, si propaga attraverso di esso ed alla fine viene riemesso nuovamente per via aerea (fenomeno noto come trasmissione laterale o di fiancheggiamento). Il rumore generato nell'ambiente disturbante può raggiungere l'ambiente disturbato attraverso svariati percorsi di trasmissione.

Il percorso principale (trasmissione diretta) è sempre quello relativo al divisorio (parete o solaio), mentre gli altri percorsi (trasmissione indiretta) interessano i restanti elementi di involucro in comune tra gli ambienti adiacenti.All'interno di un condominio, al fine di garantire una condizione di comfort acustico ottimale per ogni singola unità immobiliare, è necessario intervenire e bloccare i percorsi di trasmissione diretta e indiretta. Questo è possibile attraverso la corretta progettazione degli elementi di separazione tra le unità immobiliari, cioè solai e i tramezzi, e degli elementi di separazione dall'esterno, ovvero la facciata.

Isolamento in facciata

Per la protezione dal rumore proveniente dall'esterno, occorre garantire il rispetto del parametro di isolamento di facciata: la progettazione acustica dell'involucro nel suo complesso (struttura opaca, chiusure opache e trasparenti, cassonetti, dispositivi per la ventilazione), deve avvenire in maniera organica e ciascun componente che la costituisce deve essere caratterizzato da una capacità di isolamento acustico tale da garantire complessivamente un indice di facciata conforme ai limiti richiesti.I rumori aerei, che si trasmettono tra unità abitative differenti, sono perturbazioni sonore che si propagano attraverso l'aria (voci, TV, radio). Si può schematizzare il fenomeno considerando la parete divisoria come una membrana che sollecitata dall’onda sonora entra in vibrazione.

In questo modo il divisorio diventa a sua volta, nel locale adiacente, una sorgente sonora che irradia una parte dell'energia incidente sul lato opposto.Il problema della trasmissione sonora non è solo legato alla parete divisoria: infatti ad una trasmissione per via aerea in senso stretto si affianca un effetto dovuto al fiancheggiamento delle pareti. L'energia sonora incidente viene trasmessa a qualsiasi componente rigidamente connesso al divisorio in questione penalizzando spesso in maniera significativa le prestazioni acustiche del divisorio stesso. Per questo motivo la normativa prevede di considerare quale parametro per la caratterizzazione delle prestazioni acustiche di un divisorio il potere fonoisolante apparente; tale parametro, infatti, tiene conto delle caratteristiche della partizione divisoria, degli elementi laterali, dei giunti di connessione e da percorsi di trasmissione per via aerea (canali di aerazione, fessure nella partizione).

Il rumore da calpestio

Un altro problema nei confronti del quale si manifesta grande sensibilità è costituita dal rumore da calpestio in quanto rappresenta una fonte di notevole disturbo soprattutto nelle ore serali e notturne. Esso si trasmette mediante la sollecitazione meccanica di un divisorio, tipicamente un solaio, sottoposto all'impatto di passi, caduta di oggetti, colpi. La sollecitazione meccanica si propaga per via solida sia attraverso il solaio sia attraverso le pareti adiacenti (fenomeno di fiancheggiamento) per raggiungere sotto forma di onda sonora gli ambienti circostanti. In assenza di una corretta progettazione e realizzazione del solaio, per la risoluzione di tale problematica non è quindi sufficiente intervenire sul singolo solaio, ma l'intervento deve essere globale ed interessare l'intera struttura edile.

In ultimo, il rumore degli impianti tecnologici, classificabili a funzionamento continuo e discontinuo, all'interno dei condomìni rappresenta un problema sempre più complesso. Ciò è dovuto sia al progredire delle tecnologie impiantistiche sia alle esigenze via via crescenti di comfort indoor manifestate dagli utenti finali che spesso superano il semplice rispetto delle disposizioni normative (è sufficiente pensare al crescere delle attività di smart working e di didattica a distanza per le quali diventa necessario prevedere un adeguato isolamento acustico anche all'interno delle singole unità immobiliari).

Rumore più marcato in edifici di nuova costruzione

La sensazione di disturbo dei rumori generati all'interno degli edifici condominiali, che si avverte nei vecchi fabbricati dotati di scarso isolamento acustico, può risultare ancora più marcata negli edifici di recente costruzione dove gli elevati isolamenti acustici di facciata richiesti anche per soddisfare i requisiti di isolamento termico, determinano un basso rumore di fondo che rende maggiormente percepibile la presenza di piccole sorgenti di rumore interne legate, oltre alle attività di vita quotidiana, anche alla presenza di sorgenti impiantistiche. Diventa quindi importante analizzare le diverse sorgenti di rumore e tutte le possibili vie di propagazione e trasmissione del rumore e delle vibrazioni.

Tra gli impianti tecnologici a servizio dei condòmini, quelli che rappresentano le maggiori fonti di disturbo sono sicuramente i ventilatori presenti sia negli impianti aeraulici di ventilazione meccanica sia nelle macchine di produzione di energia termica, quali le pompe di calore aria-acqua, ma anche nei bruciatori con camera di combustione in pressione. Inoltre, troviamo i compressori presenti nelle pompe di calore, chiller, sistemi roof-top e nei condizionatori autonomi di piccole dimensioni. Ultimi, ma non meno importanti, sono gli scarichi delle componenti idro-sanitari che attraversano verticalmente unità immobiliari distinte.

Cosa fare

Diventa quindi importante analizzare dal punto di vista acustico le soluzioni costruttive e tecnologiche più appropriate, valutare le prestazioni acustiche dei materiali edili e delle componenti impiantistiche, nonché studiare nel dettaglio i particolari costruttivi e tecnologici, le connessioni tra i vari elementi e, soprattutto, evitare errori di posa durante le fasi di cantiere.

In conclusione, per risolvere il problema del rumore nei condomìni e per assicurare un ottimo confort acustico all'interno degli ambienti abitativi di ogni unità immobiliare, è fondamentale porre attenzione al tema dell'isolamento acustico ed intervenire, fin dall'inizio, nei processi di progettazione o di riqualificazione degli ambienti di vita. È altresì essenziale seguire dei criteri progettuali che tengano in considerazione la scelta di materiali performanti anche dal punto di vista acustico e la cura della posa in opera al fine di ridurre i ponti acustici. Tutto ciò è utile sia per il raggiungimento dei limiti legislativi che per l'ottenimento dei requisiti di comfort acustico dell'intero condominio.