Condominio

Termosifoni con un grado in meno, niente multe. Come funzioneranno i controlli

Saranno attivati monitoraggi su edifici pubblici, impianti condominiali, locali commerciali, e punti a maggiore consumo, mediante il rilevamento dei dati giornalieri di consumo

Da Venezia a Palermo cambiano date e orari di accensione dei riscaldamenti. Il nuovo Piano nazionale di contenimento dei consumi energetici, con cui il governo mira a mitigare gli effetti sulla bolletta della guerra in Ucraina ha deciso uno slittamento in avanti per l’inizio della stagione e ha anticipato la data di chiusura dei termosifoni. Il criterio è quello dettato dalle diverse zone climatiche in cui è divisa l’Italia, che si basa, tra l’altro, sull’altitudine a cui si trovano i vari comuni.

Dal punto di vista dei controlli, saranno attivati monitoraggi su edifici pubblici, impianti condominiali, locali commerciali, punti a maggiore consumo, mediante il rilevamento dei dati giornalieri di consumo a livello di reti di distribuzione gas cittadine ma nessuna multa scatterà per chi non aderisce alle misure di risparmio energetico dettate dal governo.

La stretta

L'accensione del riscaldamento viene ridotta di 15 giorni (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni quella di fine esercizio) e di 1 ora al giorno per l’accensione (ad esclusione delle utenze sensibili tipo ospedali, case di ricovero ecc). In pratica a Milano il riscaldamento potrà essere acceso per 13 ore al giorno dal 22 ottobre al 7 aprile, a Roma invece le ore saranno 11 con caldaie accese dall’8 novembre al 7 aprile mentre a Napoli le ore permesse saranno 9, dal 22 novembre al 23 marzo, e a Palermo si potrà riscaldare per ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo.

La campagna di sensibilizzazione

Il nodo ora è quello di come verificare che le nuove regole vengano rispettate. Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha parlato di un piano «ragionevole» e non «draconiano» che si basa innanzitutto sulla consapevolezza dei cittadini. Nessuna multa ci sarà per chi non aderirà alle misure di risparmio energetico dettate dal governo. L’esecutivo punta molto sulla campagna di sensibilizzazione che il ministero si appresta a lanciare con l’obiettivo di scalfire le abitudini degli italiani, attraverso la promozione di comportamenti consapevoli e intelligenti nel consumo di gas e di energia elettrica, che incidano non solo sul contenimento della domanda di gas e sugli stessi costi in bolletta degli utenti ma anche sulle politiche di decarbonizzazione.

Il monitoraggio

Al di là della campagna di sensibilizzazione, tuttavia, nel il Governo ha previsto che «saranno attivati monitoraggi su edifici pubblici, impianti condominiali, locali commerciali, punti a maggiore consumo, mediante il rilevamento dei dati giornalieri di consumo a livello di reti di distribuzione gas cittadine per valutare la risposta volontaria degli utenti, utilizzando i dati orari di prelievo ai punti di connessione tra le reti di distribuzione cittadine e i punti di riconsegna della rete di trasporto Snam, che sono costantemente monitorati». L'attività di monitoraggio dovrebbe essere a campione.

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