Accordo Enea e Stato maggiore della Difesa su energia, sicurezza, sostenibilità e formazione
Il programma di attività - precisa un articolo della rivista online Eneainform@ - tocca 20 aree di intervento fra le quali i settori dell’energia (biocarburanti e biocombustibili, produzione da fonti rinnovabili nei siti dell’Amministrazione della Difesa, tecnologie per la decarbonizzazione, riqualificazione ed efficientamento energetico degli edifici delle Forze Armate, sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili); la sicurezza (cyber security; monitoraggio e risanamento di siti contaminati; sicurezza delle reti ma anche alimentare attraverso lo studio di packaging eco-compatibili che aumentino la capacità di conservazione degli alimenti); la sostenibilità (climatologia; oceanografia; modellizzazione delle emissioni antropiche; monitoraggio e riduzioni dei rischi legati a eventi naturali estremi, guasti ed emergenze; gestione della risorsa idrica e dei rifiuti) e la formazione (del personale militare rispetto a scenari di emergenza radiologica e nucleare ma anche di quello dell’Enea da parte dei reparti tecnici delle varie specialità del Ministero della Difesa).
Per incentivare la collaborazione tra le due istituzioni e favorire ulteriori convenzioni e/o accordi specifici, è stato istituito un Comitato Tecnico Scientifico (CTS), composto da sei rappresentanti per ciascun ente.
Salva casa, occhio ai rischi per i tecnici asseveratori
di Guglielmo Saporito e Filippo di Mauro