L'esperto rispondeCondominio

Amministratore, gli oneri da aggiungere al compenso

Può chiedere - pur non avendolo specificato nel preventivo - il versamento dell'Iva e di altri accessori di legge (se dovuti)

immagine non disponibile

di Matteo Rezzonico

La domanda

La domanda
Un amministratore aveva presentato il seguente preventivo per la gestione del condominio: «L’offerta ammonta annualmente a euro 80 (Iva inclusa) per ogni immobile; le assemblee straordinarie avranno un costo per ciascuna di euro 60 (+ Iva); sui lavori straordinari, comprese le aperture e chiusure delle relative pratiche per la detrazione, viene applicato sull’importo dei lavori una percentuale del 3 per cento; per la redazione e trasmissione del modello 770, euro 160 (+ Iva)». In occasione dei primi lavori straordinari, l’amministratore ha conteggiato sulla fattura dei lavori, inclusa Iva, il suo compenso del 3% maggiorato del 4% e dell’Iva al 22% (a suo dire accessori di legge). Chiedo se è corretto tale calcolo, rispetto al preventivo di gestione sopra descritto, approvato dall’assemblea, e se il 3% va calcolato sull’imponibile dei lavori o anche sull’Iva indicata in fattura.

L’Esperto Risponde da Il Sole 24 ore di lunedì 29 maggio
Nel condominio cui si riferisce il lettore parrebbe intervenuta un'intesa tra l'amministratore e l'assemblea per il compenso. D'altra parte, l'articolo 1129, comma 14, del Codice civile stabilisce che «l’amministratore, all’atto dell’accettazione della nomina e del suo rinnovo, deve specificare analiticamente, a pena di nullità della nomina stessa, l’importo dovuto a titolo di compenso per l’attività svolta». In assenza di una diversa specificazione contenuta nel preventivo, si ritiene che il compenso indicato dall'amministratore di condominio per le opere straordinarie non possa considerarsi onnicomprensivo.

Tanto più che per la giurisprudenza - nell’ambito di una “prestazione” (quando non sia fatta menzione degli accessori) - il pagamento degli accessori spetta comunque a chi ha reso la prestazione, trattandosi di somme dovute per legge (Tribunale di Firenze, 19 novembre 2011, e Cassazione 22074/2015). E dunque l'amministratore di condominio può chiedere - pur non avendolo specificato nel preventivo - il versamento dell'Iva e di altri accessori di legge (se dovuti). Quanto all'importo su cui calcolare la percentuale del 3 per cento, si ritiene - in assenza di normative specifiche - che debba essere calcolato sulla somma delle fatture relative ai lavori straordinari, comprensiva di Iva.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©