Dal notariato ed Anaci una guida pratica per ridurre le liti condominiali
Oltre 45 milioni di italiani vivono in una casa in condominio. Condividono dunque spazi comuni, in più di 1.200.000 condomini. Questo vuol dire sentire i rumori dei vicini, gli odori della loro cucina, i versi degli animali domestici, ricevere sul bucato l’innaffiatura delle piante o, peggio, le cicche delle sigarette. La lista potrebbe essere più lunga, ma gli effetti elencati della “coabitazione” nei condomini sono quelli meno tollerati, tanto da finire all’attenzione del giudice.
Su un totale di 2,5 milioni di cause civili, ridotte del 5,4% rispetto al 2021, circa 500mila sono il risultato di liti che non si compongono né con il garbo né con il buonsenso, prendendo la strada del tribunale. Un numero comunque in flessione grazie alle controversie in materia risolte in sede di mediazione. Certamente punta a prevenire il contenzioso e quindi a decongestionare le aule di giustizia la guida “Vivere in condominio – Casi e risposte pratiche”, realizzata dal Consiglio nazionale del notariato, con l’Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari e 14 associazioni di consumatori, presentata ieri a Roma.
Un vademecum che raccoglie norme e giurisprudenza. Una guida in pillole, per “abitare” il condominio senza subirlo, per capire come è regolata un’assemblea o qual è il raggio d’azione dell’amministratore. Ad arricchire il prodotto di un pool di esperti che ha riunito tutte le parti in causa, l’elencazione di una serie di casi, oggetto delle domande più frequenti da parte di chi è alle prese con regolamenti “ostili” o conti che non tornano.
Sottolinea l’importanza di un lavoro che arriva dopo 15 anni dall’ultima guida dedicata al condominio Giulio Biino presidente del Consiglio del notariato «Il valore aggiunto della guida sta nella formula domanda risposta – dice Biino – oltre che naturalmente nella competenza di chi l’ha messa a punto. L’elencazione dei casi pratici ha lo scopo di prevenire il contenzioso, indicando la strada da percorrere per trovare soluzioni, senza rivolgersi al giudice».
Pensando all’esperienza superbonus, guarda avanti il presidente dell’Associazione nazionale amministratori di condominio Francesco Burrelli. E invita e giocare d’anticipo in vista delle case green (si vedano i servizi a pagina 2 e 4) . «In Italia abbiamo 77 milioni di fabbricati, di questi 1.800.000, entro il 2033, saranno interessati alla normativa green, con 80 miliardi di spesa. Dobbiamo dire agli italiani - conclude Burrelli - soprattutto a quelli in difficoltà, dove prenderli».
Per quanto riguarda i numeri degli edifici, quelli censiti sono circa 11 milioni, concentrati soprattutto nelle grandi città, per un totale di 30 milioni di immobili. Di questi 15 milioni sono residenze mentre il resto ha varie destinazioni, dal commerciale al direzionale. Il primato dei condomini è della Lombardia con il 17%, seguita dal Lazio con il 9,9% e dalla Campania con l’8,4 per cento.