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Il piano salva-casa: Salvini accoglie il progetto dell’Uppi

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Un piano casa che parte dalle case: l’idea dell’Unione dei piccoli proprietari immobiliari, lanciata al Tavolo delle Infrastrutture lo scorso gennaio, è stato recepito dal Governo e ora fa parte dell’articolata iniziativa varata dal ministro Salvini. «L’Uppi– ricorda in una nota il presidente nazionale Fabio Pucci – aveva segnalato quanto fosse necessaria una rivisitazione della legislazione sugli interventi edilizi, indirizzata alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, anche per la regolarizzazione delle piccole difformità, riscontrabili nella maggior parte degli edifici esistenti. Rimettendo sul mercato delle locazioni centinaia di migliaia di abitazioni bloccate».

Nella relazione consegnata al ministro Salvini l’Uppi evidenziava che l’accertamento di conformità (articoli 36 e 37 del testo vigente del Dpr 380/01), ponendo la condizione della “doppia conformità” urbanistica e, ancor di più edilizia, rende, nella maggior parte dei casi, impossibile la sanatoria delle difformità, con la conseguenza che, ad una quota importante del patrimonio edilizio nazionale, viene di fatto impedito di effettuare opere di manutenzione straordinaria, di ristrutturazione, di miglioramento sismico e di efficientamento energetico e, soprattutto, impedisce ai proprietari di affittare queste abitazioni e di usufruire dei bonus fiscali.

La modifica della esigenza della “doppia conformità” potrebbe avere un impatto notevole sugli immobili irregolari e consentirebbe di risolvere tantissime situazioni che oggi impediscono di ottenere la sanatoria, reimmetterebbe, inoltre, sul mercato delle locazioni un numero importante di alloggi e aumenterebbe le entrate per Stato e Comuni. L’Uppi plaude nella nota al recepimento della proposta ritenendo ragionevole sanare la posizione di abitazioni che presentano solo “lievi difformità” e per le quali non è possibile parlare di “condono”.

Nella nota emanata dal ministero delle Infrastrutture e trasporti infatti si legge di: difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente; difformità edilizie “interne”, riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche; cambi di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee. L’Uppi porterà avanti la sensibilizzazione dei piccoli proprietari immobiliari su questo tema, un tema importante dal punto di vista sociale, del sostegno economico alle ristrutturazioni e anche fondamentale per proteggere il valore degli immobili italiani.

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