Per Assoedilizia un anno positivo con lo sguardo in avanti: pronti ad affrontare nuovi impegni
L'Associazione cambia sede, trasferendosi in largo Augusto 8, Milano
Si è svolta nella sede di Assoedilizia l'annuale Assemblea generale ordinaria dei soci coordinata dal presidente Achille Colombo Clerici, coadiuvato dal segretario generale Cesare Rosselli. Approvati all'unanimità tutti gli argomenti all'ordine del giorno, compreso il bilancio 2022, l'Assemblea ha provveduto ad eleggere il Consiglio Direttivo per il triennio 2023-2026. La relazione del Consiglio si è soffermata sul periodo non semplice che il Paese sta attraversando dovuta in particolare alla situazione internazionale – guerra in Ucraina, inflazione, scarsità di materie prime – con ripercussioni sulla proprietà immobiliare.
Assoedilizia, come è avvenuto nel corso del più difficile 2022, grazie all'impegno del personale, dei consulenti, dei dirigenti, sarà in grado di far fronte ai nuovi compiti - si legge in una nota. Tutela nei confronti di un fisco gravoso, questione abitativa, situazione non florida del Servizio sanitario nazionale, sviluppo armonico del territorio, rilancio di Milano quale città europea e di crescente valenza nel settore del turismo, specialmente internazionale, attenzione alle tematiche del cambiamento climatico e della transizione verde, rigenerazione urbana, risparmio energetico, sono stati oggetto di numerosi interventi – con la collaborazione delle Università e di altre istituzioni milanesi – in convegni, dibattiti, articoli, interviste radiotelevisive, blog. La comunicazione ha incrementato la propria attività con risultati superiori rispetto al già buon anno precedente.
Particolare attenzione è stata riservata alla bozza della Direttiva Ue in tema di case green in discussione in sede comunitaria. L'azione di Assoedilizia si è inoltre esplicata anche su un livello più ampio nell'ambito della Federazione regionale lombarda della proprietà edilizia.È stato reso omaggio con un minuto di silenzio alla scomparsa delle grandi figure del mondo immobiliare: l'architetto Alfredo Campanini Bonomi, il dottor Giuseppe Barbiano di Belgiojoso, l'avvocato Corrado Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia e dell'associazione di Piacenza e il dottor Achille Frattini.
Nell'intervento conclusivo il presidente Colombo Clerici si è soffermato sui rapporti del nostro paese con l'Unione europea, principale interlocutore con il quale si gioca il nostro futuro. In particolare, l'Europa sostiene – probabilmente su input provenienti da talune errate informazioni provenienti dal nostro paese – che la tassazione immobiliare italiana, calcolata in rapporto al Pil, è inferiore a quella media europea. Va fatto presente che in Italia, a causa dell'abnorme numero dei proprietari di casa – oltre l'80% – il gettito fiscale immobiliare è sostenuto soltanto da un terzo degli immobili abitativi; mentre in altri paesi europei a noi paragonabili – Germania, Francia dove è ben più diffusa la locazione, per citare – la platea dei contribuenti è più ampia e quindi più equa la tassazione.
Mentre per quanto riguarda la direttiva in discussione sulle case green ridurre in un primo tempo, ed eliminare totalmente poi le emissioni carboniche delle abitazioni nella atmosfera comporterebbe la ristrutturazione di 100 milioni di mq ogni anno (l'equivalente di una città come Milano) per 10 anni. Per raggiungere un obiettivo infinitesimale, la riduzione dell'inquinamento su scala nazionale dello 0,06% e dello 0,5 a livello unionale.Il nostro Governo, conclude Colombo Clerici, si sta attivando per modificare la bozza della Direttiva mentre già si profila il tentativo per affermare la prevalenza del diritto europeo su quello costituzionale nazionale.Durante i lavori è stato comunicato il prossimo trasferimento – dalla seconda metà del mese di luglio – di Assoedilizia da via Meravigli 3, Milano, alla nuova sede di Largo Augusto 8, Milano, più idonea alle crescenti esigenze dell'associazione (ad esempio, più sale per riunioni e dibattiti). Con il trasferimento si è programmato anche il rinnovo dei collegamenti telematici e della struttura informatica per adeguarla alle moderne esigenze. Restano invariati i numeri telefonici e gli indirizzi e-mail. L'attività degli uffici non subirà interruzioni anche se risulteranno inevitabili rallentamenti.