Locazione

Registrazione affitti con il modello RLI più difficile con il software «rigido»

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di Saverio Fossati

Il modello RLI per la registrazione telematica dei contratti d’affitto sta mettendo a dura prova proprietari e intermediari. La segnalazione viene dall’Uppi (piccoli proprietari), che ha rilevato come il nuovo software (provvedimento del 15 giugno 2017 n. 112605), per esempio, quando si procede con gli “adempimenti successivi” richieda tipologia e durata del contratto e importo del canone , che sono informazioni già fornite. A quanto risulta al Sole 24 Ore, il nuovo software è molto più rigido del precedente e ogni campo va riempito, pena il blocco della procedura, anche se si tratta di dati già noti al fisco. Presto sarà possibile avere altri chiarimenti.

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