Puntuale come ogni anno, sotto l’albero di natale troviamo il cosiddetto decreto Milleproroghe, provvedimento omnibus dettato dal Governo di turno per scongiurare la decadenza dei provvedimenti in scadenza o “allungare” i termini originariamente dettati per tutta una serie di adempimenti che, come da copione, non sono stati rispettati. Quest’anno il decreto, composto da 22 articoli, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 9 dicembre e riguarda, tra l’altro, l’edilizia, le infrastrutture, l’ambiente e le imprese. Trattandosi di un decreto, il provvedimento dovrà superare il vaglio delle Camere che tradizionalmente non impongono modifiche sostanziali; quest’anno, viste le maggioranze parlamentari, non ci dovrebbero essere novità rilevanti rispetto allo schema approvato dall’Esecutivo.
Le materie principali
Il decreto Milleproroghe è un provvedimento omnibus che interviene in varie materie ovvero:
- Pubblica amministrazione;
- Interno, sicurezza e soccorso pubblico e Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
- Economia e finanze;
- Salute;
- Istruzione e merito;
- Cultura;
- Infrastrutture e trasporti;
- Affari esteri e cooperazione internazionale;
- Difesa;
- Giustizia;
- Ambiente e della sicurezza energetica;
- Lavoro e politiche sociali;
- Imprese e Made in Italy;
- Turismo;
- Sport;
- LEP;
- Editoria;
- Sistema di informazione per la sicurezza;
- Agricoltura;
- Abrogazione di disposizioni connesse a termini legislativi in scadenza.
Cerchiamo di esaminare gli aspetti che potrebbero riguardare più da vicino l’edilizia.
Pubblica amministrazione
Non è un segreto che gli uffici pubblici soffrano di una cronica carenza di personale. Secondo il governo questo problema è determinato dalle lungaggini procedurali dei concorsi pubblici. Il decreto modifica il testo unico del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni (D.Lgs. 165 del 30 marzo 2001) prevedendo ...
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