Accordo Intesa Sanpaolo/Cse:100 condomini diventano green grazie al superbonus
Risparmio in bolletta stimato di 1,3 milioni di euro l'anno. Abbattute 2.600 tonnellate di emissioni l'anno, pari all'assorbimento di 260.000 alberi d'alto fusto
Intesa Sanpaolo e Comat servizi energetici (Cse), società partecipata dal Fondo italiano per l'efficienza energetica Sgr Spa e da Comat Spa, hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per offrire la possibilità ai 2.500 condomini che la società gestisce in Italia di utilizzare il superbonus 110% e realizzare una radicale riqualificazione energetica. Cse ha già avviato lavori per un ammontare superiore ai 100 milioni di euro, dei quali la banca acquisterà il corrispettivo credito d'imposta.
I numeri dell’operazione
Questa prima tranche di interventi interesserà 100 condomini per un totale di circa 3.000 unità abitative in Piemonte, Liguria e Lombardia. Circa l'80% degli immobili passerà dalla classe energetica G-E alla B-A. La stima dei benefici economici in termini di risparmio in bolletta è di 1,3 milioni di euro l'anno (150 milioni in 10 anni se si considera l'aumento del combustibile), in media 450 euro per famiglia, a cui si aggiunge il 30% circa di rivalutazione immobiliare, pari a 110 milioni di euro.Dall'investimento trarranno beneficio non solamente i singoli proprietari, bensì tutta la collettività. Il risparmio in termini di emissioni, infatti, è stimabile pari a 2.600 tonnellate di Co2 l'anno, corrispondente a 260.000 alberi d'alto fusto (1.300 ettari di foresta).
Il ruolo di Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo sta riscontrando un ampio interesse per il superbonus sia da parte delle imprese sia da parte dei privati, che attraverso il servizio offerto dalla Banca possono “monetizzare” i propri crediti senza dover aspettare anni, a vantaggio dell'intero sistema economico. Opportunità valida anche per tutti quei soggetti che non sono fiscalmente capienti. La banca interviene in tre modi: con la cessione del credito d'imposta; eventuale finanziamento ponte per l'avvio e la gestione dei cantieri oggetto di cessione del credito d'imposta; servizio facoltativo e gratuito di Deloitte che segue il cliente nell'ottenimento del visto di conformità e nella gestione del cassetto fiscale.
I benefici tratti dagli interventi
La riqualificazione energetica degli immobili può contribuire fortemente al rilancio del mercato immobiliare, anche alla luce del fatto che in Italia il 74% degli edifici residenziali è stato costruito prima del 1980, quando ancora non vigevano le prime norme sull'efficienza energetica. Il dato lombardo è leggermente inferiore rispetto alla media italiana (73%), mentre Liguria e Piemonte risultano essere le regioni italiani con la maggior quota di immobili costruiti prima del 1980, rispettivamente 87% e 83%. Genova, inoltre, dopo Firenze, è la città italiana con la quota più alta di immobili edificati prima del 1980 (97,3%); la città di Torino si colloca al terzo posto, con una quota di immobili storici del 93,2% sul totale. Anche il capoluogo lombardo, ha un'alta quota di immobili vetusti: il 92% (Dati elaborati dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo).
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