Lavori & Tecnologie

Salubre e sostenibile L’edilizia sotto i riflettori di Klimahouse 2022

Investiti nel 2020 7,67 miliardi in tecnologie di edilizia intelligente. Il 63% della spesa per building devices & solutions

di M.C.V.

Salubrità e attenzione al costruito nel post-pandemia. Sostenibilità Esg. Innovazione che sposa la bioedilizia, per innestarsi nelle strategie del New European Bauhaus.

Riapre i battenti – a due anni dall’ultima edizione in presenza e con una proposta di contenuti rinnovata – la 17esima edizione di Klimahouse, manifestazione internazionale sul risanamento e l’efficienza energetica in edilizia, dal 18 al 21 maggio a Fiera Bolzano. Quattro giorni, quattro macro-temi che dettano la cornice delle giornate: architettura, economia circolare, legno e vivere sostenibile. L’appuntamento scommette sulla capacità del settore edile di cambiare registro ed evolvere verso il futuro, vincendo le resistenze di un comparto che – tradizionalmente – predica la rigenerazione, ma è poco propenso a innovare.

La pandemia ha scompaginato le carte. I dati dello Smart Building Report 2021 dell’Osservatorio Energy & Strategy della School of Management del Politecnico di Milano ci rivelano che, nel 2020, ci sono stati investimenti per 7,67 miliardi in tecnologie di edilizia intelligente. Il 63% di tale spesa ha riguardato building devices & solutions , ad esempio per la generazione di energia e il suo efficientamento o che garantiscono il comfort, la sicurezza e la salute degli occupanti. A seguire le automation technologies (16%), le piattaforme di gestione e controllo (15%) e le infrastrutture di rete (6 per cento). Su questo filone, si inseriscono i numerosi focus dedicati al rapporto fra costruito e tecnologia. Convegni, ma anche prodotti. Come quelli presentati nel Future Hub delle start-up con soluzioni che propongono nuovi sistemi costruttivi, anche realizzati con materiali di scarto di filiere alimentari; sistemi di tracciamento per monitorare la presenza di persone e oggetti all’interno e all’esterno di infrastrutture, garantendo anche una gestione più smart di edifici e consumi; apparati per riciclare le emissioni di CO2 e sfruttare l’energia solare per la produzione di idrogeno “verde”.

Tema centrale della Fiera 2022 sarà, inoltre, il legno. Materiale che viene dalla tradizione, oggi reinterpretato in chiave tecnologica. Gran parte dell’expertise nell’ingegnerizzazione del cosiddetto X-Lam (il sistema tecnologico per la costruzione in legno di edifici pluripiano) nasce proprio in Italia e da qui è esportato nel mondo. «Parlare di costruzioni in legno significa ampliare la scala di grandezza dall’edificio singolo al multipiano e dal contesto rurale e quello delle grandi città» spiegano Guido Callegari, docente del dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e Mauro Frate, libero professionista e già contrattista Iuav, che sono i curatori scientifici del Wood Summit 2022, l’appuntamento venerdì 20 dalle 15 alle 17,30 su visioni e approcci per la rigenerazione profonda dei contesti costruiti, a partire dai materiali. Un concetto – quello del network – che sarà centrale a Bolzano. In particolare, fra i keynote speaker del congresso organizzato dall’agenzia CasaClima ci sarà Chris Precht, architetto austriaco, secondo cui solo nella collaborazione e connessione fra le professioni si gioca l futuro dell’edilizia.

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