A Venezia tetti verdi nel regolamento edilizio
Il Comune di Venezia vuole tingere di “verde” i palazzi nelle zone della terraferma (come Marghera e Mestre) e nelle sue isole più moderne (Pellestrina e Lido), tramite riqualificazioni con vegetazione delle pareti esterne, dei tetti e degli spazi condominiali.
L’articolo 38 del nuovo regolamento edilizio, che la Giunta sottoporrà all’approvazione del Consiglio entro la fine di dicembre , stabilisce infatti che sarà possibile prevedere la realizzazione di «tetti e pareti verdi», progettati in funzione delle particolari situazioni di contesto climatico. Il regolamento chiarisce che per “tetti verdi” o “coperture a verde” si intendono le coperture continue dotate di un sistema che utilizza specie vegetali in grado di adattarsi e svilupparsi nelle condizioni ambientali puntuali e caratteristiche della copertura di un edificio. Mentre, per “parete verde” si deve intendere un fronte edilizio ricoperto da specie vegetali rampicanti e/o ricadenti, aggrappate indirettamente alla muratura e/o alle superfici accessorie (portici, ballatoi, balconi, terrazze), tramite adeguati sostegni.
Inoltre, l’articolo 40 stabilisce che, in caso di nuova edificazione e/o ristrutturazione integrale con inserimento alla classe energetica A, il costo di costruzione sarà ridotto del 50% per le destinazioni d’uso residenziale e del 25% per le altre destinazioni. Queste agevolazioni comunali si aggiungeranno perciò agli incentivi statali già previsti ora per gli interventi di contenimento energetico (detrazione dall’Irpef che va dal 65% all’85% della spesa sostenuta).
«L’interesse dell’amministrazione – spiega l’assessore comunale all’edilizia privata Massimiliano De Martin – è proprio quello di iniziare un nuovo percorso, non solo di recupero dei fabbricati esistenti (il 70% del patrimonio immobiliare in terraferma), ma di indirizzare la progettazione delle nuove costruzioni, dando particolare attenzione al contenimento energetico».
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di Luca Savi - coordinatore scientifico Unai Bergamo