Carrellati rifiuti, nessun rischio igienico-sanitario se sono in strada
La configurazione dei luoghi, dice il Tar Sicilia, non consente la predisposizione di isole ecologiche come in periferia
Non è rinvenibile alcun danno ai condòmini residenti in centro città se non sono predisposte isole ecologiche per i carrellati dei rifiuti a causa del poco spazio che invece consente l’individuazione di aree dedicate in periferia. È l’interessante conclusione cui giunge il Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, sezione staccata di Catania nella sentenza 01925/2023 depositata il 21 giugno, cui si erano rivolti, contro un provvedimento del Comune di Messina, numerosi condomìni del centro città .
La vicenda processuale
Si lamentava in particolare l’imposizione di gravi oneri in capo ai condomìni perché veniva loro richiesta l’esposizione esterna dei carrellati per la raccolta cui doveva far seguito poi la ricollocazione all’interno dell’androne degli stabili, cosa che li avrebbe costretti a rivolgersi a ditte specializzate con conseguente aumento dei costi di gestione e degli oneri condominiali. Inoltre, il posizionamento esterno del carrellato dell’umido e l’accatastamento dei sacchetti contenenti la frazione secca accanto al portone d’ingresso sarebbero state, secondo i condomìni, in contrasto con le basilari regole igienico- sanitarie. L’ordinanza del Comune, dunque, era da ritirare.
La decisione
Il Tar non condivide le argomentazioni e ritiene legittime le prescrizioni del Comune: nessun rischio igienico-sanitario innanzitutto - si precisa - può essere genericamente evocato senza che sia comprovato il danno prodotto. Quanto invece al posizionamento dei carrellati, la critica rivolta al Comune di non aver valutato la creazione di apposite isole ecologiche non tiene conto della pur incontestata scarsità di spazi per soluzioni alternative che caratterizza il centro storico per la sua peculiare conformazione, una situazione che riguarda Messina ma non solo.
Sotto quest’ultimo profilo - precisano i giudici amministrativi - deve altresì ritenersi priva di fondamento la presunta disparità di trattamento con le aree periferiche della città, nelle quali, al contrario, le diverse misure di raccolta adottate trovano giustificazione nella diversa configurazione dei luoghi, tipicamente caratterizzante la differenza tra aree dei centri storici e aree periferiche.
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di Luca Savi - coordinatore scientifico Unai Bergamo