Condominio

Indagine Unipol sulla vita in condominio, litigi all'ordine del giorno e amministratore spesso irreperibile

Si registra scarsa capacità propositiva dell’amministratore per la risoluzione dei problemi condominiali (36%), la non soddisfacente gestione amministrativa (34%), ma anche la percezione di una certa distanza dalle esigenze dei condòmini (34%)

immagine non disponibile

Un italiano su tre litiga con il vicino di condominio. I motivi di litigio sono molto diversi tra le citta’: rumore (29%) e comportamenti sgraditi dei condòmini (27%) sono i principali, ma a Napoli si discute soprattutto per il parcheggio ’selvaggio’ (27%), a Verona per le spese di condominio (24%), a Roma per gli animali domestici (21%), a Torino (18%) per la raccolta differenziata e a Milano per la gestione delle biciclette (14%).

Le relazioni degli italiani con i vicini sono abbastanza frequenti solo per il 37% degli italiani: il 27% dichiara di entrare in rapporto con il vicinato circa una volta a settimana, ma soltanto il 10% indica di farlo piu’ volte al giorno. Due italiani su 10 sostengono di non avere del tutto interazioni. Sono alcuni dati della ricerca di Changes Unipol, elaborata da Ipsos, sulla vita condominiale degli italiani. Bologna è l’area metropolitana piu’ attiva nelle relazioni di vicinato (il 61% indica almeno una volta a settimana), mentre Roma e Torino emergono per la maggior quota di assenza di interazioni (con il 24% e il 21%).

L'insoddisfazione verso l'operato dell'amministratore domina da nord a sud. I romani sono i più scontenti (64%), seguiti da milanesi (56%) e napoletani (52%). I principali motivi sono legati alla scarsa capacità propositiva dell'amministratore per la risoluzione dei problemi condominiali (36%), la non soddisfacente gestione amministrativa (34%), ma anche la percezione di una certa distanza dalle esigenze dei condòmini (34%). L'insoddisfazione per la gestione amministrativa è più presente a Roma (48%), Bologna (46%) e Napoli (44%), quella per la scarsa reperibilità dell'amministratore a Milano (45%) e Firenze (42%), mentre Torino (38%) e Firenze (31%) percepiscono una scarsa trasparenza nelle attività.

Quasi tre italiani su quattro infine dichiarano di partecipare alle riunioni condominiali. Le città più attive sono Bologna e Bari, dove rispettivamente il 70% e il 59% dei condomini vi prendono parte quasi sempre. Le città più assenteiste, invece, sono Milano e Verona, dove un terzo non partecipa quasi mai alle assemblee condominiali.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©