Nasce la qualifica professionale con laurea per formare esperti in amministrazione condominiale
Corso triennale di studi dell’Università Auge
L’Università Auge, Accademia degli Studi giuridici europei, ha istituito la Facoltà di Esperto amministrativo Amministratore di Condominio, e propone - a partire dall’anno accademico 2023-2024 - un corso triennale di studi finalizzato al conseguimento della relativa laurea, prendendo avvio dall’esigenza di qualificare professionalmente i soggetti incaricati, a diverso titolo, della gestione organizzativa di organismi pubblici e privati. Una realtà accademica quantomai attuale e assolutamente innovativa, perché tarata sull’attribuzione dei necessari requisiti che ogni amministratore di beni, servizi e risorse dovrebbe avere, e che insieme alla neonata Facoltà di Tecnico esperto in Campagne comunicativo promozionali affidata all’avvocato Giuseppe Romano costituiscono gli indirizzi di studio del Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Ateneo Auge diretto dalla professoressa Sabina Vuolo.
Così, proprio in riferimento alla buona pratica dell’amministrazione, e più specificatamente al mondo condominiale, mentre la platea dei mandatari nostrani attira da anni una variegata e non sempre qualificata offerta formativa, mai finora finalizzata al conseguimento di un ben identificato titolo di laurea, il Rettore dell’Università Auge Giuseppe Catapano, ha desiderato imprimere - primo in Italia - una svolta epocale alla formazione di settore.
L’ateneo delle professioni, nato per dar voce e sostanza alle qualifiche specialistiche del mondo lavorativo, non ha mancato infatti di intercettare il vuoto accademico esistente nel comparto delle amministrazioni condominiali, ottenendo dalle autorità statali il via libera per attivare un percorso didattico che punta concretamente a far valere la denominazione di “esperto” ed offrendo a chi scrive, nella qualità di Preside di Facoltà, la conduzione di un percorso culturale finora inesistente, anche e soprattutto per via dell’approssimazione che ancora oggi gravita intorno all’accesso alla professione.
Se è vero, infatti, che per amministrare un condominio continuano a “bastare” il diploma e almeno 72 risicate ore di corso preparatorio, è altrettanto noto che le particolari e sempre maggiori incombenze derivanti dall’esercizio della gestione dei beni comuni non possono più prescindere - anche e soprattutto a tutela del popolo degli amministrati - dalla effettiva conoscenza delle articolate e specifiche materie poste alla base della neonata Facoltà universitaria. Va peraltro sottolineato, proprio nel rispetto delle tante professionalità già operanti in questo comparto, come nel tempo gli amministratori virtuosi abbiano troppo spesso dovuto operare il “fai da te” per attingere conoscenze utili a tenere il passo della modernità, costruendo percorsi individuali degni di rilievo pur fra i mille problemi e la mole di responsabilità che continuano ad abbattersi sull’intera categoria.
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di Carlo Pikler - Centro studi privacy and legal advice