Condominio

Registro amministratori di condominio, illustrata la proposta di legge

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Il registro nazionale degli amministratori di condominio, questo l'argomento trattato nel corso della conferenza stampa tenutasi martedì 29 marzo 2022 al Senato della Repubblica.
Il convegno è stato promosso da INIARC - Istituto nazionale italiano amministratori e revisori condominiali-, prima associazione di categoria nel cui statuto è previsto il fattivo sostegno al riconoscimento giuridico della professione di amministratore, tramite l'istituzione di un apposito registro.

Nella cornice della sala caduti di Nassirya di palazzo Madama, i Senatori Francesco Urraro e Giorgio Maria Bergesio unitamente all'Onorevole Paolo Tiramani, hanno illustrato la proposta di legge presentata nel maggio 2021 ed a loro sottoposta dal dott. Marco Abbate oggi presidente di INIARC.

Lo scopo del registro è quello di garantire e tutelare i singoli condòmini, ma anche di migliorare sensibilmente la qualità della formazione degli amministratori italiani. È doveroso segnalare che nel nostro ordinamento l’attività professionale di amministratore di condominio non è ancora regolamentata, seppur tale figura rivesta un’importanza fondamentale, difatti gli amministratori sono i gestori del patrimonio immobiliare italiano. L’esigenza di istituire un registro scaturisce dalla mancanza, all’interno del nostro ordinamento, di un sistema selettivo che valuti i requisiti di accesso alla professione.

Oltre ai parlamentari sono intervenuti il dott. Marco Abbate, il Prof. Avv. Giuseppe Palma (Professore emerito di Diritto Amministrativo alla facoltà di Giurisprudenza Federico II di Napoli nonché responsabile scientifico della Iniarc), l'Avvocato Giovanni Carini Consigliere del COA di Napoli e coordinatore della Commissione locazione e condominio, l'Avv. Gianpaolo Aprea componente della commissione locazione e condominio dell'ordine degli avvocati di Napoli.

La sola partecipazione ad un corso di formazione iniziale o di aggiornamento annuale, seppur tenuto da associazioni di categoria, non può costituire l'unico elemento utile a fornire una garanzia di professionalità degli amministratori e di tutela per i condòmini.Pertanto, bisogna proteggere sia i condòmini in merito alla scelta del professionista cui affidare l’amministrazione dello stabile, sia tutti quegli amministratori che, pur operando con competenza e correttezza, sono confusi con i colleghi meno professionali e trasparenti che ingenerano le numerose controversie che, purtroppo, si registrano nel settore.

Bisogna valorizzazione la figura dell’amministratore di condominio, anche in considerazione del mutato contesto nel quale si trova oggi ad operare. Un settore nel quale, alle peculiarità proprie del patrimonio e della proprietà immobiliare del nostro paese, si sono aggiunte nuove e articolate esigenze. Tra emergenze abitative, frammentazione della proprietà immobiliare e vetustà dei fabbricati, a cui hanno fatto seguito misure di riqualificazione energetica e antisismica che comportano l’acquisizione di ulteriori e complesse competenze, l’amministratore di condominio è chiamato a ricoprire una pluralità di ruoli che, a loro volta, richiamano molteplici adempimenti e responsabilità.Da ciò scaturisce la necessità del registro quale strumento adeguato per stimolare una crescita professionale e, nel contempo, per responsabilizzare maggiormente gli operatori rispetto al contesto nel quale operano, soprattutto a tutela dei condòmini.

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